“Associazione Trentini nel Mondo ETS“

 

Articolo 1.                Definizioni e inquadramento

L'Associazione denominata "Associazione Trentini nel Mondo ETS" è soggetto unitario a cui sono imputati diritti ed obblighi.

È, iscritta al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS). In tal senso, l’Associazione si richiama al dlgs 117/2014, “Codice del Terzo settore” (CTS) e successive integrazioni e modifiche.

L’Associazione è un ente diritto di privato, ai sensi degli articoli 14 ss. del Codice civile e si inquadra, in termini fiscali, negli Enti non commerciali di tipo associativo, di cui all’articolo 73, comma 1, lett. c), DPR n.917/1986 (TUIR).

 Il presente regolamento disciplina l’attività dell’Associazione ed ha funzione di integrazione ed esplicazione delle disposizioni statutarie.

Il presente regolamento, sottoposto ad approvazione dell’Assemblea ordinaria, vincola tutti gli aderenti all’Associazione medesima, così come definiti dall’articolo 6 e seguenti dello Statuto.

ATTIVITÀ DELL'ASSOCIAZIONE

Articolo 2.                Scopo dell’associazione

L’Associazione ha come obbiettivo della propria attività l’aggregazione e assistenza per Trentini e Italiani residenti all’estero o per i Trentini residenti in altre regioni d’Italia, i loro discendenti, gli ex emigrati. L’Associazione è anche strumento di supporto per gli enti e le istituzioni trentine o italiane che desiderino avviare o mantenere rapporti che coinvolgano i Trentini o gli Italiani all’estero e per le collettività, gli enti e le istituzioni estere che desiderino avviare o mantenere rapporti con collettività, enti o istituzioni in Trentino. L’Associazione si prefigge di riunire in una grande unica e solidale comunità trentina tutti i Trentini e quanti ne condividono finalità e valori indipendentemente dal luogo di abituale residenza.

Si definiscono “Trentini” o “Italiani” residenti all’estero le persone nate o vissute in Trentino/Italia prima dell’emigrazione, i loro coniugi e i discendenti stabilmente domiciliate all’estero per ragioni di lavoro, di studio o familiari.

Tutte le articolazioni e gli organi dell'Associazione – compresi i Circoli soci e affiliati, i loro rappresentanti ed i soci persone fisiche - operano per il conseguimento delle finalità statutarie e per l'espletamento delle attività associative nel rispetto delle norme dello Statuto e del presente regolamento.

Articolo 3.                Attività dell’associazione

Per il perseguimento dei propri fini statutari, l'Associazione mette in atto le attività di interesse generale indicate all'art. 4 dello Statuto così come maggiormente specificate nel presente regolamento prestando particolare attenzione a:

  1. Educazione, istruzione e formazione professionale:
    1. Iniziative volte a promuovere la conoscenza dell’emigrazione trentina e italiana nelle istituzioni scolastiche e tra la popolazione trentina, italiana ed estera;
    2. Formazione e istruzione scolastica, professionale e universitaria a favore di trentini residenti all’estero;
    3. Promozione di relazioni a favore delle istituzioni scolastiche, universitarie e formative della Provincia di Trento attraverso la rete delle collettività trentine emigrate;
    4. Favorire il contributo di docenti e formatori appartenenti alle collettività trentine all’estero alle iniziative di educazione, istruzione e formazione professionale del Trentino;
    5. Formazione nell’ambito della cultura associativa e del volontariato;
    6. Formazione su temi della cultura trentina e italiana a favore delle collettività trentine all’estero;
    7. Apprendimento della lingua italiana.
  2. Ricerca scientifica di particolare interesse sociale
    1. Attività previste dal DPR 135/2003 art.2.
  3. Organizzazione di attività culturali, artistiche e ricreative di interesse sociale
    1. Iniziative per la conoscenza e la promozione della cultura italiana e trentina presso le collettività trentine e italiane all’estero nonché presso le comunità locali ove si trovino emigrati trentini;
    2. Iniziative per la conoscenza dell’emigrazione trentina e italiana e delle collettività trentine e italiane all’estero presso la popolazione italiana e trentina;
    3. Iniziative che valorizzino le competenze artistiche e culturali dei trentini emigrati.
  4. Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale
    1. Supporto organizzativo ad attività turistiche organizzate dai Circoli trentini o da altre realtà di riferimento delle collettività trentine all’estero;
    2. Supporto organizzativo a gruppi o persone di origine trentina o italiana per attività di “turismo delle radici”;
    3. Supporto organizzativo a gruppi o persone trentini/italiani per attività turistiche di conoscenza e incontro con le collettività trentine/italiane emigrate;
    4. Organizzazione e gestione di attività turistiche mirate alla scoperta delle radici trentine/italiane a favore di persone emigrate;
    5. Organizzazione e gestione di attività turistiche di conoscenza e incontro con le collettività trentine emigrate.
  5. Cooperazione allo sviluppo
    1. Iniziative volte a migliorare le condizioni economiche, sociali, culturali delle collettività trentine impoverite o in grave situazione di disagio anche a seguito di eventi emergenziali;
    2. Iniziative volte a migliorare le condizioni economiche, sociali, culturali delle popolazioni impoverite o in grave situazioni di disagio anche a seguito di eventi emergenziali in luoghi ove sia presente una significativa collettività di origine trentina;
    3. Valorizzazione di esperienze o competenze significative nella cooperazione allo sviluppo da parte di Trentini emigrati;
    4. Sensibilizzazione della popolazione trentina residente sui temi della cooperazione allo sviluppo e sui bisogni delle popolazioni impoverite con particolare riguardo ai luoghi ove sia presente una significativa collettività di origine trentina.
  6. Beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti
    1. Erogazioni in denaro o cessione di beni a sostegno di persone svantaggiate di origine trentina residenti all’estero o rientrate in Italia dal paese di emigrazione propria o dei propri antenati;
    2. Erogazione di servizi a favore di persone di origine trentina/italiana residenti all’estero, di residenti in Trentino/Italia che desiderano emigrare.
  7. Promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza, della difesa non armata
    1. Attività in Italia e all’estero per promuovere la reciproca conoscenza tra i popoli e la pace;
    2. Attività di informazione, formazione e collegamento sui temi della pace e della legalità;
    3. Promozione e sostegno alle attività di gemellaggio tra comuni, enti e istituzioni pubbliche e private del Trentino e analoghe realtà estere con particolare riguardo ai luoghi ove sia presente la collettività trentina;
    4. Iniziative volte a promuovere la cultura dell’accoglienza e l’equo trattamento dei migranti;
    5. Promozione della cittadinanza attiva, della partecipazione dei giovani e del servizio civile universale.
  8. Promozione e tutela dei diritti umani
    1. Promozione, tutela e informazione sui diritti dei cittadini italiani all’estero, in particolare nella relazione tra gli stessi e la terra d’origine in materia di diritti sociali e politici;
    2. Iniziative in Italia e all’estero per promuovere la tutela dei diritti degli emigrati trentini e italiani;
    3. Informazione e consulenza per emigrati italiani/trentini e per chi desidera emigrare.

Articolo 4.                Attività diverse

Tra le attività secondarie e strumentali al raggiungimento degli scopi associativi previste all’art.4 dello Statuto si identificano le seguenti:

  1. Informazione:
    1. Pubblicazione della rivista “Trentini nel mondo”;
    2. Produzione e diffusione di materiale audio e/o video;
    3. Gestione di siti web, piattaforme social e altre forme di informazione e aggregazione;
    4. Ogni altra attività mirata alla diffusione di informazioni sull’attività associativa, sull’emigrazione trentina/italiana o su altre tematiche di interesse degli emigrati trentini/italiani.

Il Consiglio Direttivo può inoltre deliberare lo svolgimento ulteriori attività come disposto dall’articolo 6 CTS purché queste siano secondarie e strumentali al raggiungimento degli scopi associativi.

Articolo 5.                Contributi dell’Associazione per lo svolgimento di attività

Per i suoi fini sociali l’Associazione può destinare direttamente contributi a persone fisiche o giuridiche, Circoli, Delegazioni, enti (privati o pubblici) affinché li utilizzino per determinati scopi indicati dal Consiglio Direttivo, oppure per attività di ricerca, per borse di studio e formazione, per attrezzature o, comunque, per investimenti coerenti con gli scopi statutari. Può inoltre emanare direttamente, finanziare e partecipare a bandi per la ricerca scientifica, per borse di studio o premi su temi connessi alle finalità statutarie.

La destinazione di fondi o donazioni, da non intendersi quale distribuzione di utili o avanzi di gestione tra gli associati, nonché l’emanazione dei bandi, sono subordinate alle seguenti e concomitanti condizioni:

  1. l'iniziativa deve avere rilevanza ai fini del raggiungimento delle finalità dell'Associazione;
  2. l'iniziativa deve avere rilevanza ai fini di una promozione a livello nazionale o internazionale dell'Associazione;
  3. l’iniziativa deve essere preventivamente esaminata e approvata dal Consiglio Direttivo, ovvero dalla Giunta Esecutiva.

Articolo 6.                Logo e nome dell’Associazione

Il logo e il nome sono di proprietà dell'Associazione. Ciascun socio li può utilizzare per la diffusione dell’attività sociale dandone contestuale comunicazione all’Associazione. Ogni uso improprio del logo e del nome sarà perseguito a norma di legge.

Sarà cura di tutti i soci, compresi i Circoli, comunicare all’Associazione, preventivamente e comunque non oltre 10 giorni dal verificarsi dell’evento, ogni attività svolta utilizzando, anche indirettamente, il nome o il logo dell'Associazione.

Tale obbligo si applica anche ai soci che partecipino in nome dell’Associazione a manifestazioni di qualunque tipo a meno che non intervengano in virtù di incarichi assunti su delibera degli organi associativi.

I SOCI

Articolo 7.                Soci ordinari

Sono soci ordinari dell’Associazione le persone fisiche o giuridiche e i Circoli Trentini. La domanda di ammissione è presentata all’Associazione in forma scritta, completa dei dati necessari all’invio delle comunicazioni sociali ed è accolta dal Consiglio Direttivo. I membri del Consiglio Direttivo possono esercitare veto all’ammissione di un socio fornendo un’adeguata motivazione.

L’eventuale diniego dovrà essere comunicato dal Presidente in forma scritta e motivata al candidato entro trenta giorni dalla riunione del consiglio Direttivo che ha valutato la domanda di ammissione.

Il soggetto destinatario del diniego potrà ricorrere contro il diniego, con richiesta scritta da inviarsi mediante raccomandata A/R o posta elettronica certificata presso la sede sociale. L’Appello sarà inserito nell’ordine del giorno della prima Assemblea dei soci.

L’ammissione dei soci ordinari decorre dalla data di delibera del Consiglio Direttivo ed è subordinata al pagamento della quota associativa annuale. Per il computo dell’anzianità associativa ai fini dell’elezione delle cariche si tiene conto della data di presentazione della domanda di ammissione.

Articolo 8.                Quota di adesione e quota annuale

Il Consiglio direttivo può stabilire, a norma dell’art. 18 dello Statuto, una quota di adesione e una quota annuale minima.

La quota di adesione va versata dal socio all’atto della prima ammissione all’Associazione quale contribuzione “una tantum” e non è ripetibile.

La quota annuale ha validità per l’anno solare in cui è versata. Nel solo caso dei soci di nuova ammissione, la quota annuale versata nei mesi di novembre e dicembre è valida anche per l’anno successivo.

Il versamento della quota associativa annuale può essere effettuato “brevi manu”, ovvero mediante l’ausilio di strumenti certificativi disposti dalla Direzione dell’Associazione. In caso di versamento “brevi manu”, l’Associazione rilascia all’associato apposita quietanza di pagamento.

Articolo 9.                Perdita della qualità di socio

Con richiamo all’articolo 10 dello Statuto, la qualità di Socio è perduta per decesso, recesso, morosità o esclusione.

La morosità di concretizza con il mancato rinnovo della quota associativa annuale entro il mese di marzo di ogni anno e non richiede espressa comunicazione da parte dell’Associazione, né ammette l’esercizio del diritto di appello agli organi di competenza. Il socio decaduto per morosità può regolarizzare la propria posizione entro l’anno solare, scaduto questo termine potrà nuovamente aderire all’Associazione mediante la presentazione di nuova domanda, ai sensi dell’articolo 6 dello Statuto.

L’esclusione, comunicata nelle modalità e nei termini indicati nell’articolo 10 dello statuto, consente al socio escluso di presentare appello al Collegio dei Probiviri. Il diritto di appello deve essere esercitato mediante comunicazione scritta, in raccomandata A/R o posta elettronica certificata (PEC), indirizzata al Presidente dello stesso Collegio entro i trenta giorni successivi alla comunicazione di esclusione. Il Collegio dei Probiviri, la cui delibera diviene inappellabile, deve pronunciarsi entro i sessanta giorni successivi.

La perdita della qualità di Socio implica automaticamente la decadenza dagli organi sociali e il termine degli incarichi eventualmente affidati dal Consiglio Direttivo.

Articolo 10.            Recesso del socio

Il socio può esercitare il diritto di recesso dall’Associazione in qualsiasi momento, mediante comunicazione scritta inviata a mezzo di raccomandata A/R o posta elettronica certificata (PEC) al Consiglio di Amministrazione presso la sede dell’Associazione. Il recesso ha validità a partire dalla data del perfezionamento della notifica. Il recesso non dà diritto alla restituzione delle quote versate.

Articolo 11.            Enti sostenitori

Possono aderire all’Associazione anche enti pubblici e privati che desiderano sostenere l’Associazione. Qualora, a norma delle disposizioni del CTS, questi non possano ottenere la qualifica di socio, assumeranno la qualifica di “Ente sostenitore”. Gli Enti sostenitori non hanno diritto di voto in assemblea, sono però invitati ed hanno diritto di intervenire. Gli interventi degli enti sostenitori sono registrati nel verbale dell’Assemblea.

Articolo 12.            Enti fondatori

Ai sensi dell’art. 6 dello Statuto, sono considerati Enti fondatori quegli Enti che nel 1957 hanno costituito l'Associazione Trentini nel Mondo o che di questi hanno raccolto l'esperienza e cioè la Sezione provinciale di Trento delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI), il Comitato provinciale di Trento della Democrazia Cristiana (DC), la Charitas Tridentina.

Sono equiparati agli enti fondatori la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Trento, la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, la Federazione Trentina della Cooperazione.

Gli Enti fondatori sono nominati nella sede dell’Associazione e sono invitati alle assemblee.

Articolo 13.            Titoli d’onore

Può essere nominato Trentino nel mondo benemerito chi si è distinto in particolari attività o iniziative a favore della Trentini nel mondo e non ricopre più ruoli attivi all’interno dell’Associazione e dei Circoli. I “Trentini nel mondo Benemeriti” non sono vincolati al versamento della quota associativa annuale, ricevono gratuitamente la rivista dell’Associazione e sono informati e invitati in qualità di ospiti alle principali attività dell’Associazione.

Può essere nominato Trentino nel mondo ad honorem chi, Trentino residente all’estero, si è distinto per i risultati raggiunti nella propria professione o in altri campi dell’attività umana (a titolo esemplificativo e non esclusivo: cultura, arte, volontariato, sport…) e ha dimostrato affezione o vicinanza all’Associazione, ai Circoli Trentini o alle collettività trentine all’estero. I “Trentini nel mondo ad honorem” non hanno diritto di voto e non versano la quota sociale. Se desiderano, possono fare domanda di ammissione a socio a parità di condizioni con gli altri soci, secondo il dettato dell’articolo 6 dello Statuto.

Le proposte di conferimento dei titoli d’onore può essere portata all’attenzione degli organi sociali da ciascun componente degli stessi, dal Direttore, da gruppi di soci o da Circoli Trentini. La nomina avviene con il consenso unanime dei presenti all’adunanza chiamata a valutare il conferimento del titolo. Salvo i casi previsti dall’articolo 10 dello Statuto, per quanto applicabili, i titoli onorifici hanno durata illimitata.

Articolo 14.            Accesso ai libri sociali

A norma dell’articolo 9 dello Statuto, i soci hanno diritto di visionare i libri sociali e di farne copia.

La visione dei libri sociali e di altra documentazione va richiesta mediante comunicazione scritta indirizzata a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando dettagliatamente i documenti richiesti. La disponibilità dei documenti è garantita a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla richiesta, durante l’orario di apertura della sede sociale. Eventuali ritardi o il diniego alla consultazione della documentazione dovranno essere debitamente giustificati in forma scritta.

La documentazione e i libri sociali possono essere esclusivamente consultati presso la sede sociale, nessun documento può essere asportato. La visione è riservata esclusivamente ai soci in regola con il pagamento delle quote sociali e non è ammessa la divulgazione e la trasmissione a terzi dei documenti o delle loro parti.

Il socio può fare copia dei documenti, la Direzione può stabilire a carico del socio un costo per copia a copertura delle spese amministrative. Non vengono fornite o inviate copie digitali dei documenti.

CIRCOLI TRENTINI

Articolo 15.            Definizione

Si definisce “Circolo Trentino” un gruppo organizzato di persone che volontariamente e senza scopo di lucro svolgono attività culturale, formativa, ricreativa, di solidarietà o ogni altra attività compatibile con la legge e lo Statuto dell’Associazione. I Circoli Trentini possono essere costituiti in Italia o all’Estero ed aderiscono all’Associazione attraverso un atto formale di affiliazione.

Articolo 16.            Costituzione di un Circolo Trentino

Gli aspiranti “Circoli Trentini” possono richiedere l’affiliazione all’Associazione Trentini nel mondo qualora ricorrano le seguenti condizioni:

  1. Il Circolo deve essere dotato di uno Statuto depositato presso l’Associazione. Ciascun circolo è libero di redigere il proprio Statuto in conformità alle norme e specificità del Paese e del contesto in cui opera;
  2. Il Circolo deve essere dotato di uno o più organi collegiali di amministrazione democraticamente eletti e deve inviare all’Associazione i nominativi e i contatti dei membri degli organi, provvedendo al tempestivo aggiornamento in caso di modifiche nella composizione degli organi;
  3. Ciascun Circolo deve inviare all’Associazione periodica comunicazione delle attività svolte da cui dovrà risultare la conformità delle stesse con gli scopi dell’Associazione;
  4. Ciascun nuovo Circolo aderisce all’Associazione in qualità di socio, con le medesime procedure previste per i soci ordinari.

Articolo 17.            Richiesta di affiliazione

La richiesta di affiliazione come Circolo Trentino va inviata al Consiglio Direttivo in forma scritta e completa della documentazione atta a provare l’esistenza delle condizioni stabilite nel presente regolamento. La costituzione di nuovi circoli è deliberata dalla Giunta Esecutiva a norma dell’art.23.

I Circoli già aderenti all’Associazione alla data di approvazione del presente regolamento sono considerati affiliati all’Associazione senza ulteriori formalità. Lo status di socio è confermato senza ulteriori formalità per tutti i Circoli già soci dell’Associazione alla data di approvazione del presente regolamento.

Articolo 18.            Delegazioni

La Giunta può, con propria delibera, riconoscere l’affiliazione di entità, gruppi o individui che non possiedano tutti i requisiti necessari per ottenere lo status di “Circolo Trentino”. In tal caso l’affiliazione ha natura esclusivamente morale e l’entità assume la denominazione di “Delegazione trentina”.

Articolo 19.            Aggregazioni

La Giunta può, con propria delibera, costituire forme di aggregazione e coordinamento tra Circoli sulla base della prossimità geografica, delle attività svolte o dell’interesse dell’Associazione. Tali entità, a carattere permanente o transitorio, agiscono per conto dell’Associazione sulla base di compiti delegati o appositi regolamenti.

L’ASSEMBLEA E IL VOTO

Articolo 20.            Composizione

L’Assemblea è composta da tutti i soci in regola con la quota annuale.

Hanno diritto di voto in Assemblea solamente i soci con almeno tre mesi di anzianità associativa.

Articolo 21.            Partecipazione e deleghe

I soci persona fisica intervengono all’Assemblea personalmente oppure tramite un altro socio munito di delega. La delega deve essere redatta in forma scritta, deve essere firmata dal delegante e corredata di copia di un documento di identità del delegante. Non è ammessa più di una delega per ogni socio delegato.

I soci diversi dalle persone fisiche intervengono all’Assemblea nella persona del legale rappresentante o di un suo delegato. Il delegato deve essere munito di delega redatta in forma scritta, firmata e accompagnata da copia di un documento di identità del legale rappresentante. Ciascun delegato può rappresentare una sola entità.

I soci – persona fisica o enti – possono partecipare all’Assemblea anche in videoconferenza, a condizione che vi siano le condizioni tecniche per garantire l’effettivo esercizio dei diritti di parola e di voto secondo le modalità descritte nel presente regolamento.

Il personale dell’Associazione, i rappresentanti degli Enti fondatori non altrimenti soci dell’Associazione e i Trentini benemeriti sono invitati a partecipare all’Assemblea senza diritto di voto.

All’Assemblea possono partecipare, su invito del Direttivo e senza diritto di voto e parola, esponenti delle istituzioni, degli enti finanziatori o coordinatori dei Circoli, o altri ospiti dell’Associazione.

Articolo 22.            Convocazione

L’Assemblea è convocata dal Presidente su delibera del Consiglio Direttivo.

L’Assemblea è convocata almeno una volta all’anno, entro il 30 di aprile, per l’approvazione del bilancio o rendiconto consuntivo, e il bilancio sociale quando previsto. Può essere inoltre convocata ogni volta che sia ritenuto necessario dal Consiglio Direttivo o su richiesta di almeno un terzo dei soci.

L’avviso di convocazione deve contenere:

  • Luogo, giorno e ora della riunione sia in prima che in seconda convocazione;
  • Gli argomenti all’ordine del giorno;
  • Le modalità di partecipazione in videoconferenza nei casi in cui sia previsto;
  • L’orario di apertura e di chiusura delle urne in caso elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.

L’avviso di convocazione è comunicato ai soci almeno 10 giorni prima della data della riunione attraverso i seguenti mezzi:

  • Affissione presso la sede dell’Associazione;
  • Pubblicazione sulla rivista dell’Associazione;
  • Pubblicazione sul sito internet dell’Associazione;
  • Invio tramite posta elettronica all’indirizzo fornito dal socio.

Su richiesta del socio viene anche inviata a mezzo posta ordinaria, l’invio per posta raccomandata può essere previsto, su richiesta del socio, con costo a carico del richiedente.

Articolo 23.            Funzionamento

Il Presidente dell’Associazione presiede l’Assemblea, in caso di assenza o impedimento del Presidente viene presieduta dal Vicepresidente o in ultima istanza da un socio eletto dall’Assemblea stessa.

Il Presidente dirige la discussione degli argomenti secondo quanto previsto nell’ordine del giorno.

Le votazioni avvengono normalmente per voto palese per alzata di mano fatti salvi i casi previsti dallo Statuto (art.16) e le deliberazioni sono prese con maggioranza semplice dei voti dei soci presenti in persona, per delega o in videoconferenza quando previsto.

Il verbale dell’Assemblea è redatto in conformità al disposto dell’art.16 e deve riportare sinteticamente le discussioni e le deliberazioni assunte. Le deliberazioni dell’Assemblea in qualsiasi ambito e materia, sono vincolanti per tutti i soci e gli organi dell’Associazione.

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Articolo 24.            Composizione

Il numero dei componenti del consiglio direttivo è deliberato dall’Assemblea precedente all’Assemblea elettiva, in caso di mancata deliberazione da parte dell’Assemblea, si mantiene il medesimo numero di componenti della consiliatura uscente.

Partecipano alle riunioni del consiglio direttivo anche i membri dell’Organo di Controllo e del Collegio dei Probiviri, con diritto di parola ma non di voto. Il Direttore partecipa di norma alle riunioni, senza diritto di voto, e può assumere la funzione di segretario verbalizzante (art.28).

Articolo 25.            Elezione

Il Consiglio Direttivo, fatti salvi i casi di decadenza previsti all’art.32, dura in carica tre anni, i consiglieri sono rieleggibili, senza limite al numero dei mandati.

Tutti i soci hanno diritto di elettorato passivo salvo i casi di ineleggibilità previsti all’art.17. I candidati alle cariche sociali devono inoltre possedere i requisiti di moralità professionale previsti dall’art.80 del dlgs. 50/2016 e successive modifiche e integrazioni.  

L’elettorato attivo spetta a tutti i soci con anzianità associativa di almeno tre mesi alla data del voto.

Articolo 26.            Procedura elettorale

Almeno sessanta giorni prima della scadenza naturale della consiliatura l’Associazione comunica ai soci il rinnovo delle cariche e le modalità di partecipazione alle elezioni attraverso gli stessi mezzi previsti per la convocazione dell’Assemblea.

Nella comunicazione del rinnovo delle cariche il Presidente comunica:

  • Gli organi da rinnovare e il numero dei componenti;
  • I termini e le modalità di presentazione delle candidature;

Tutti i candidati saranno inseriti in un’unica lista. I nominativi saranno riportati in ordine alfabetico. Qualora il numero dei candidati sia superiore al numero dei componenti i vari organi statutari, le votazioni si svolgono a scrutinio segreto su schede predisposte e recanti l’indicazione delle cariche da coprire e il nominativo dei candidati.

Per l’elezione del Consiglio Direttivo ciascun socio o delegato potrà barrare il nominativo di un numero di candidati non superiore ai 2/3 dei posti da coprire.

Per il Collegio dei Probiviri e per l’Organo di Controllo ciascun socio o delegato potrà barrare il nominativo di un numero di candidati pari a quello dei posti da coprire.

Per lo svolgimento delle elezioni il Presidente nomina una commissione elettorale di tre soci ordinari, uno dei quali membro della Giunta esecutiva, con funzione di Presidente. La commissione elettorale provvede alla registrazione dei soci votanti, alla convalida delle deleghe, allo scrutinio delle schede e alla redazione di un verbale dell’elezione.

Risultano eletti i candidati che abbiano ricevuto il maggiore numero di preferenze. Nel caso in cui due o più candidati ottengano lo stesso numero di voti, viene proclamato eletto quello con maggiore anzianità sociale, in caso di ulteriore parità, quello con minore anzianità anagrafica.

La nomina ha decorrenza immediata.

Articolo 27.            Voto per corrispondenza

Il voto per corrispondenza è ammesso per l’elezione delle cariche sociali per tutti i soci all’estero essi enti, circoli o persone fisiche.

Il voto per corrispondenza viene esercitato mediante l’ausilio di apposita scheda, a mezzo di

raccomandata a.r., da inviarsi presso la sede legale dell’Associazione, a cui deve pervenire entro il termine perentorio delle ore 12.00 italiane del giorno precedente la riunione assembleare.

La scheda elettorale, utilizzata per l’elezione degli organi sociali, sarà inviata ai soci che ne fanno richiesta a partire dal giorno di chiusura delle candidature entro un giorno lavorativo dalla richiesta. La tipologia di scheda viene inviata, per lettera o a mezzo di posta elettronica, a cura dell’Associazione, ai soci che intendono esercitare tale modalità di votazione.

La suddetta scheda dovrà essere inserita in una busta bianca priva di alcun indirizzo, nominativo o segno distintivo idoneo ad identificare il soggetto votante. La busta bianca sarà inserita in un’ulteriore busta idonea alla spedizione postale.

La segreteria dell’Associazione conserva le buste contenenti le schede e le consegna alla commissione elettorale assieme all’elenco dei soci che hanno richiesto di votare attraverso questa modalità. Al termine delle operazioni di voto in presenza, la commissione elettorale verifica l’idoneità dei voti pervenuti per corrispondenza, apre le buste contenenti le schede e inserisce le schede nell’urna.

In sede di verbale assembleare, sarà indicato il numero dei voti esercitati per corrispondenza.

Articolo 28.            Compiti

I compiti del consiglio direttivo sono:

Ammettere nuovi soci

La lista dei candidati che hanno fatto pervenire la loro richiesta all’Associazione viene letta dal Direttore o da un suo delegato. Se nessun Consigliere obietta, la lista è data per approvata.

Fissare la quota di adesione e i contributi annuali

Nella prima riunione della consiliatura il Direttivo determina l’ammontare dell’eventuale quota di ammissione e dei contributi annuali. Tale ammontare rimane invariato di anno in anno, salvo diversa determinazione del Consiglio Direttivo.

Deliberare la convocazione dell’Assemblea ordinaria e straordinaria

Oltre a quanto già previsto nel presente regolamento per l’Assemblea ordinaria annuale da tenersi entro il 30 aprile, l’Assemblea può essere convocata in qualsiasi momento su proposta del Presidente o della maggioranza dei consiglieri. In tal caso i richiedenti dovranno anche indicare i punti all’ordine del giorno.

Eleggere nel proprio seno il Presidente, il vice Presidente e gli altri componenti della Giunta

Nella prima riunione dopo il rinnovo delle cariche, i consiglieri che desiderano proporsi come Presidente possono presentare la propria candidatura.

L’elezione avviene normalmente con voto segreto, viene eletto Presidente chi è votato dalla maggioranza dei consiglieri eletti. Nel caso in cui nessun candidato ottenga la maggioranza dei consensi il voto viene ripetuto e se nemmeno in seconda votazione si raggiunge il quorum dei voti, la presidenza è assunta temporaneamente dal consigliere con maggiore anzianità associativa e viene convocata una nuova riunione del direttivo entro trenta giorni per procedere all’elezione.

Qualora vi sia un unico candidato alla presidenza l’elezione può avvenire per acclamazione, con unanimità dei presenti.

Il Presidente eletto indica il vice Presidente e i componenti della Giunta nel numero stabilito dallo Statuto. Previa accettazione da parte delle persone proposte, Consiglio approva (o no) la Giunta indicata.

Impostare e approvare il bilancio preventivo

Entro i termini per la presentazione della richiesta di contributo ex LP 12/2000, il consiglio discute e approva il bilancio preventivo in base allo schema predisposto dal Direttore per l’esercizio successivo.

Impostare e approvare il bilancio consuntivo da sottoporre all’Assemblea

Entro i termini previsti per la convocazione dell’Assemblea, il Direttivo esamina e valuta il bilancio consuntivo predisposto dal Direttore e propone la destinazione dell’utile o la copertura della perdita da sottoporre al voto dell’Assemblea.

Stabilire il limite massimo degli impegni passivi che la Giunta è autorizzata a contrarre per conto dell’Associazione

Nella prima seduta il consiglio determina l’ammontare degli impegni passivi che possono essere assunti dalla Giunta, nonché dal Presidente e dal Direttore. Tali limiti sono mantenuti per tutta la consiliatura, salvo diversa indicazione. I limiti non si applicano nel caso di spese già previste da specifici progetti, interventi e attività già separatamente approvati da parte del Direttivo o dell’Assemblea.

Approvare il programma annuale delle attività

In fase di presentazione del preventivo e successivamente in occasione delle riunioni del Consiglio, il Presidente e il Direttore sottopongono al Direttivo il programma annuale delle attività e i successivi aggiornamenti in corso d’anno.

Predisporre i regolamenti sul funzionamento dell’Associazione

È compito del direttivo esaminare e valutare le proposte di regolamento da sottoporre al voto dell’Assemblea, proporre la redazione di nuovi regolamenti o proporre e valutare emendamenti a quelli vigenti.

Nominare i Trentini nel mondo benemeriti

La nomina a “Trentino nel mondo benemerito” avviene su proposta del Presidente, della Giunta, di singoli consiglieri, del Direttore o anche dei Coordinatori o presidenti dei Circoli Trentini. Il proponente deve sottoporre la candidatura al Direttivo illustrando brevemente i meriti della persona proposta. Possono diventare Benemeriti quanti hanno offerto un significativo contributo alla crescita e al bene dell’Associazione e della Comunità Trentina all’estero e che non ricoprono più ruoli direttivi attivi all’interno dell’Associazione o dei Circoli. Per la nomina a Trentino benemerito è necessaria l’unanimità dei presenti.

Deliberare l’esclusione dei soci nei casi previsti dall’art.10

La procedura di esclusione di un socio nei casi previsti dall’art.10 può essere aperta su richiesta del Presidente, di tre componenti del Consiglio oppure di almeno dieci soci. La richiesta deve essere portata a conoscenza del Direttivo che, preso atto delle lagnanze nei confronti del socio, le trasmette al Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Probiviri, fatte le opportune verifiche, riferisce entro trenta giorni al Consiglio le proprie valutazioni obbligatorie ma non vincolanti.

La delibera di esclusione è votata con scrutinio segreto a maggioranza dei consiglieri eletti ed è comunicata all’interessato in forma scritta dal Presidente entro 30 giorni dalla delibera.

Sancire la decadenza dalla qualità di consigliere in caso di assenza prolungata o mancata partecipazione alla vita associativa

Qualora un Consigliere sia assente a tutte le sedute nell’arco di almeno un anno ne viene data comunicazione al Collegio dei Probiviri. Il Collegio invia comunicazione al Consigliere assente sollecitando una maggiore partecipazione alla vita associativa, in caso di mancata risposta o non riscontrandosi cambiamenti nel comportamento del Consigliere, il Collegio può autorizzare la decadenza dello stesso.

La decadenza del consigliere è quindi votata con scrutinio segreto a maggioranza dei consiglieri eletti, escluso l’interessato al provvedimento, ed è comunicata dal Presidente all’interessato entro 30 giorni dalla delibera.

Deliberare lo svolgimento di attività diverse e documentarne il carattere secondario e strumentale rispetto all’attività di interesse generale

Per le delibere di svolgimento di attività diverse si richiede il voto a maggioranza semplice dei presenti.

Il Consiglio direttivo delibera inoltre su ogni altra questione sottoposta dalla Giunta, in tal caso il voto avviene per alzata di mano e le deliberazioni sono approvate con maggioranza semplice dei presenti.

Articolo 29.            Convocazione

Il Consiglio Direttivo è convocato a norma dell’art.19 dello Statuto, la convocazione avviene entro quattro giorni dall’adunanza con le modalità più idonee tra quelle previste dallo Statuto come individuate dal Direttivo stesso nella prima seduta.

Articolo 30.            Funzionamento

Il Consiglio Direttivo è valido con la presenza della maggioranza dei componenti. In caso di mancato raggiungimento del numero legale, l’adunanza viene riconvocata entro un mese.

Le deliberazioni vengono prese a maggioranza dei presenti salvo nei casi previsti nel presente regolamento. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Le votazioni si effettuano con voto palese, tranne nei casi previsti nel regolamento e in genere per le votazioni che riguardano persone.

Le riunioni in videoconferenza sono ammesse (ma non obbligatorie) per tutte le riunioni, posto che vi siano le condizioni tecniche per il loro svolgimento. I consiglieri che desiderano partecipare in modalità videoconferenza devono informare l’ufficio dell’Associazione entro il giorno lavorativo precedente l’adunanza.

Articolo 31.            Sostituzione dei consiglieri

Qualora un consigliere decada o rinunci all’incarico prima della scadenza del mandato, il Consiglio Direttivo provvede a sostituirlo chiamando il primo dei candidati non eletti dall’Assemblea. Se il sostituto non fosse disponibile o avesse nel frattempo perso la qualifica di socio a norma dell’art.10, vengono chiamati gli altri candidati non eletti seguendo la graduatoria del numero di voti ricevuti.

Terminata la graduatoria dei candidati non eletti, i posti vacanti saranno integrati alla prima Assemblea ordinaria successiva, applicando le modalità previste dall’art.26 del regolamento.

Il Presidente, ottenuta la disponibilità del consigliere sostituto, comunica la sostituzione ai Soci entro 30 giorni con le medesime modalità previste per la convocazione dell’Assemblea. Il consigliere sostituto dura in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio vigente.

Articolo 32.            Decadenza del Consiglio Direttivo

Se per qualsiasi motivo, venisse a mancare almeno la metà dei consiglieri, il Consiglio si intende decaduto e il Presidente, o in caso di suo impedimento, il vice-Presidente o, in subordine, il consigliere più anziano, dovrà avviare entro 30 giorni la procedura per l’Assemblea elettiva per il rinnovo del Consiglio Direttivo, con le modalità previste dall’art.26 del presente regolamento.

Il Consiglio direttivo può anche decadere per inattività, se il numero legale non viene raggiunto per quattro sedute consecutive. In tal caso, entro trenta giorni dalla quarta seduta, il Presidente avvia la procedura per l’Assemblea elettiva per il rinnovo del Consiglio Direttivo, con le modalità previste dall’art.26 del presente regolamento.

LA GIUNTA

Articolo 33.            Compiti

Delibera tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione

La Giunta gestisce l’attività dell’Associazione in base agli indirizzi e ai limiti stabiliti dalla Legge, dallo Statuto, dai regolamenti e dall’Assemblea e ai programmi, progetti e attività approvati dal Consiglio.

Prende provvedimenti d’urgenza…

In caso di comprovata necessità e urgenza, la Giunta può adottare d’urgenza provvedimenti che spetterebbero statutariamente al Consiglio direttivo. In nessun caso la giunta può adottare provvedimenti riguardanti le persone e in particolare:

  • Eleggere il Presidente;
  • Deliberare l’esclusione dei soci;
  • Sancire la decadenza dei consiglieri.

Qualora la Giunta adotti provvedimenti di urgenza si deve comunicare tramite apposito verbale, il contenuto delle delibere al Consiglio Direttivo, entro tre giorni lavorativi dall’adozione del provvedimento e deve convocare il Direttivo entro trenta giorni per la ratifica.

Nomina commissioni con funzione consultiva per particolari settori di attività dell’Associazione

Le commissioni consultive possono essere costituite da membri del Direttivo, soci, volontari o terzi in base alla disponibilità e alle competenze. Le commissioni possono essere composte da uno o più membri e relazionano alla Giunta relativamente all’attività svolta. La Giunta può inoltre delegare uno o più soci o volontari allo svolgimento di specifiche attività in nome e per conto dell’Associazione.

Ratifica la costituzione di Delegazioni, Circoli Trentini e loro aggregazioni

La costituzione dei Circoli Trentini è subordinata alla verifica dei requisiti di cui al presente regolamento. Con la ratifica il Circolo entra ufficialmente a fare parte dell’Associazione. Se i requisiti non sono pienamente assolti dal Circolo richiedente, la Giunta può comunque riconoscere lo status di “Delegazione”.

Per un migliore coordinamento delle attività, la Giunta può, anche su proposta del Direttore, individuare forme di aggregazione dei Circoli Trentini, attraverso la nomina di referenti locali delegati allo svolgimento di compiti per conto dell’Associazione. Tali aggregazioni operano su delega dell’Associazione, nel rispetto dello Statuto, dei Regolamenti e delle indicazioni della Giunta e del Direttore e del personale.

Assume e licenzia il direttore e il personale dipendente

La Giunta, nel rispetto delle norme e dei contratti che regolano i rapporti di lavoro, e sentito il parere del Direttore e dell’Organo di Controllo, procede all’assunzione/licenziamento del personale. Può inoltre, nel rispetto delle norme e dei contratti che regolano i rapporti di lavoro e sentito il parere dell’Organo di Controllo, assumere/licenziare o nominare/revocare il Direttore.

Articolo 34.            Convocazione e funzionamento

La Giunta stabilisce le modalità di convocazione nella prima seduta della consiliatura. Si riunisce su invito del Presidente ogni volta sia necessario, per poter deliberare è necessaria la presenza di almeno tre membri, le deliberazioni sono prese con voto palese a maggioranza assoluta dei presenti, in caso di parità prevale il voto del Presidente. Alle riunioni della Giunta partecipano anche il Presidente dell’Organo di Controllo e, di norma, il Direttore che redige un sintetico verbale. Il verbale viene conservato presso la sede dell’Associazione nell’apposito libro dei verbali della Giunta.

L’ORGANO DI CONTROLLO

Articolo 35.            Organo di controllo

I componenti dell’Organo di Controllo vengono eletti dall’Assemblea tra persone competenti in ambito contabile, giuridico, associativo non necessariamente socie dell’Associazione. Almeno uno dei componenti deve essere iscritto all’albo dei Revisori Contabili o altri equiparati per legge. Nella prima seduta della consiliatura, il Consiglio Direttivo stabilisce il compenso annuo previsto per i componenti dell’Organo di Controllo.

I VOLONTARI E IL PERSONALE

Articolo 36.            Volontari e personale

Per lo svolgimento delle attività l’Associazione si avvale di volontari e personale retribuito. I volontari e il personale retribuito svolgono la loro attività nel rispetto dello Statuto, dei regolamenti e delle deliberazioni assunte dagli organi sociali. L’attività dei volontari e del personale è coordinata dal Direttore.

Il Direttore redige un apposito libro dei volontari in cui sono registrate le informazioni e le attività svolte dai volontari.

Articolo 37.            Rimborsi spese

I volontari e il personale retribuito che svolgono attività in nome e per conto dell’Associazione possono richiedere il rimborso delle spese effettivamente sostenute dietro la presentazione di idonea documentazione. Nel rispetto del CTS non è possibile per i volontari svolgere attività retribuita anche indirettamente per conto dell’Associazione, né è possibile ricevere rimborsi forfetari o benefici diretti o indiretti di qualsiasi natura.

Tutti i beni acquisiti dai volontari e dal personale retribuito con fondi dell’Associazione sono di proprietà dell’Associazione e devono essere consegnati una volta terminato il loro utilizzo. Fanno eccezione i soli beni acquistati dai Circoli Trentini nell’ambito di bandi e finanziamenti che prevedono l’acquisto di strumenti e dotazioni, in questo caso i beni restano di proprietà dei Circoli a condizione che siano utilizzati per lo svolgimento di attività statutarie.

La disciplina dei rimborsi per le attività di trasferta dei volontari e del personale retribuito fa riferimento all’apposito regolamento già in vigore alla data del 27.04.2022.