De Gasperi: uno dei padri fondatori dell’Europa…

Dal 2018, il Bois du Cazier ha ottenuto la certificazione dell’Unione Europea (Marchio EHL). Lo scopo di questo marchio è “offrire una vetrina ai beni culturali, monumenti, siti naturali o urbani e luoghi della memoria che testimoniano la storia e il patrimonio europei”. Il Bois du Cazier ha ricevuto questo marchio perché, in seguito alla tragedia dell’8 agosto 1956, 65 anni fa, la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) ha costituito un ufficio permanente per la sicurezza sul lavoro in miniera, l’embrione dell’attuale “Europa sociale”.

Il Bois du Cazier si è associato a questa rete di una trentina di siti certificati che includono la Casa De Gasperi in Trentino. Con questa iniziativa si torna ad affrontare una pagina di storia condivisa tra Italia e Belgio: l’accordo “braccia contro carbone” sottoscritto il 23 giugno 1946. All’epoca De Gasperi ricopriva addirittura il doppio incarico di Presidente del Consiglio e di Capo dello Stato. Infatti, a seguito del referendum del 2 e 3 giugno 1946, che scelse con il 54% dei voti la forma repubblicana, De Gasperi assunse la carica di Capo dello Stato per alcune settimane.

 

Lo statista

De Gasperi fu presidente del Consiglio fino al 1953 e quindi giocò un ruolo primario in questo periodo epocale, caratterizzato dalla riconciliazione e dalla riorganizzazione politica dello Stato italiano, dalla ricostruzione socio-economica e dalla ricerca di una nuova collocazione internazionale del Paese durante la guerra fredda e al principio del processo di integrazione europea.

Dal 1951, il Governo italiano, attraverso il Sottosegretario di Stato per l’emigrazione, verificò le condizioni abitative delle persone e specialmente delle famiglie in Belgio. Durante una visita ufficiale nel 1952, De Gasperi venne a verificare la situazione, senza apparentemente cogliere a pieno la reale condizione dei lavoratori italiani.

L’anno seguente diversi incidenti minerari, di cui furono vittime soprattutto lavoratori italiani, a Wasmes (gennaio) o a Ougrée-Marihaye (ottobre), provocarono violente reazioni in Italia. Il 28 ottobre 1953 l’Italia sospese l’invio di minorenni in Belgio e istituì una commissione di inchiesta sulla sicurezza delle miniere. In quel momento, però, De Gasperi non era più Presidente del Consiglio.

Oggi ci proponiamo di gettare luce su questa storia controversa. Questo sarà uno degli obbiettivi della conferenza del professor Giuseppe Tognon, professore di storia e filosofia all’Università LUMSA di Roma e presidente della Fondazione Alcide Degasperi. Il professor Tognon è stato Segretario di Stato per l’Università a la Ricerca Scientifica durante il primo governo Prodi (1996-1998). E’ autore, tra l’altro, di “La  democrazia del merito”, tradotto in lingua francese con il titolo “La Démocratie du Mérite” sul giornale Conférence.

 

La fondazione De Gasperi

La Fondazione Alcide De Gasperi è stata creata nel 2007 dalla Provincia Autonoma di Trento e dall’Istituto Luigi Sturzo di Roma. La Fondazione De Gasperi si occupa di ricerca, formazione e divulgazione culturale con l’obbiettivo di approfondire e valorizzare la figura del grande statista.

A Pieve Tesino, luogo di nascita della Fondazione De Gasperi ha creato il museo “Casa De Gasperi” per preservare l’eredità politica del personaggio più conosciuto di questa regione di confine. Suoni, immagini, testimonianze storiche e moderne installazioni multimediali raccontano la storia di De Gasperi, eccezionale testimone di un’intera epoca dall’Impero Austro Ungarico alla Repubblica Italiana.