Con stupore ed amarezza, abbiamo letto l’articolo pubblicato oggi sul quotidiano “ilT” sotto sotto il titolo “Trentini nel mondo, soci sospesi”, che prende spunto da un’interrogazione presentata in Consiglio provinciale da Roberto Paccher (primo firmatario), Stefania Segnana e Mirko Bisesti.
I tre consiglieri della Lega chiedono di fare “chiarezza sull’assemblea elettiva” della Trentini nel mondo, che si è svolta il 20 aprile scorso, “e sul voto via delega”.
La Trentini nel mondo, nel ribadire la trasparenza e la correttezza del suo operato, è ovviamente a completa disposizione della Provincia per fare la richiesta chiarezza.
Non può però nel frattempo esimersi dal fare a sua volta chiarezza sulle notizie false ed imprecise contenute nell’articolo, dichiarando il suo sconcerto di fronte alla mancata verifica di quanto pubblicato.
Innanzitutto a Stivor a fine 2023 non c’è stata alcuna fondazione di un nuovo Circolo né di conseguenza una sua richiesta di ammissione alla Trentini nel mondo. Quindi non può essere esistito “un contenzioso tra il nuovo Circolo di Stivor e quello vecchio”, come si legge nell’articolo, in quanto non è stato fondato alcun “nuovo” Circolo in Bosnia.
Esistono due Circoli che riuniscono stivorani: uno a Stivor, fondato nel 1973 ed uno in Valsugana, costituito nel 1997.
Per quanto riguarda l’assemblea, va chiarito che non elegge il presidente ma i componenti del Consiglio direttivo, formato da 11 membri, che poi nella sua prima riunione eleggono le cariche.
Per cui Failo e Maistri non si sono “fronteggiati” in assemblea. I candidati in lizza per il Consiglio erano 18. Failo ha ottenuto 65 voti (il maggior numero di preferenze) e Maistri 35 voti, risultando nono su undici candidati eletti. Nella sua prima riunione, il 29 aprile, il nuovo consiglio ha eletto alla presidenza Failo con voto unanime.
Nell’articolo si riporta che l’Associazione avrebbe “addirittura impedito fisicamente a tali persone di partecipare all’assemblea”. Questo non è assolutamente accaduto e si configura come un’affermazione lesiva della onorabilità dell’Associazione.
Altrettanto infondata è l’affermazione in base alla quale, sempre secondo quanto riportato nell’articolo, “sembrerebbe che durante l’assemblea si siano verificate alcune irregolarità al momento del voto, in relazione alla modalità di voto via delega”. Tutto è invece avvenuto nella massima regolarità!