Sono più di 300.000 i beneficiari di pensioni italiane residenti all’estero. Le pensioni versate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) a persone residenti all’estero vengono versate in quanto frutto di periodi di lavoro svolti in Italia ed erogate in base a quanto previsto dalle leggi nazionali e delle convenzioni tra gli Stati.

Le pensioni sono accreditate mensilmente sul conto corrente indicato dal beneficiario (in Italia o all’estero), in Euro o in valuta locale a seconda delle norme valutarie vigenti. La pensione può anche essere ritirata in contanti, seguendo le indicazioni predisposte dall’INPS. Informazioni complete e aggiornate si trovano sulla pagina del sito INPS sul pagamento delle pensioni all’estero.

Doppia imposizione

Il pensionato italiano che risiede all’estero può chiedere l’applicazione delle convenzioni per evitare la doppia imposizione fiscale, al fine di ottenere, a seconda dei casi la detassazione della pensione italiana (con tassazione esclusiva nel Paese di residenza), oppure l’applicazione del trattamento fiscale più favorevole (ad esempio, imposizione fiscale in Italia solo in caso di superamento di determinate soglie di esenzione).

Chi può avvalersi di una convenzione contro la doppia imposizione fiscale, può chiedere il rimborso delle tasse italiane già trattenute entro il termine di decadenza di 48 mesi dalla data del prelevamento dell’imposta. Per maggiori informazioni si consiglia di rivolgersi ad un Patronato o ad un professionista specializzato.

Dichiarazione esistenza in vita

Per verificare la regolarità dei pagamenti ed accertarsi che i beneficiari di pensione italiana residenti all’estero siano ancora vivi, il gestore delle pensioni (attualmente la Citibank di Londra) su incarico dell’INPS, richiede periodicamente l’invio di una dichiarazione di esistenza in vita.

Informazioni complete sulla dichiarazione di esistenza in vita si trovano qui.

 

Home Indietro