La cittadinanza italiana per gli emigrati dal Trentino e dalle altre zone appartenute all'Impero Austro-Ungarico
Attenzione: Il 20 dicembre 2010 è scaduto il termine per presentare la dichiarazione di elezione della cittadinanza italiana con questa legge.
I discendenti degli emigrati di lingua e cultura italiane, originari dei territori appartenuti all'Impero Austro-Ungarico, dal dicembre del 2000 a dicembre del 2010 hanno avuto la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana grazie alla legge 379/2000 (documento pdf in allegato).
La legge n. 379 del 14 dicembre 2000 ha infatti equiparato questi emigrati e i loro discendenti ai cittadini italiani, sanando una condizione di discriminazione che si protraeva da molti anni.
Chi ne aveva diritto?
Potevano ottenere la cittadinanza italiana le persone emigrate all'estero, ad esclusione del territorio della Repubblica austriaca,provenienti da territori appartenuti all'Impero Austro-Ungarico fino al 16 luglio 1920, ed i loro discendenti. Questi territori sono elencati nella circolare del Ministero dell'interno del 24 dicembre 2001 n. K78. (documento pdf in allegato)
Come si acquisiva la cittadinanza?
Era necessario presentare una dichiarazione di elezione della cittadinanza italiana presso l'autorità italiana competente per il luogo in cui la persona risiedeva. In Italia, la competenza era affidata all'ufficiale dello stato civile del Comune, mentre all'estero, competeva all'autorità diplomatica o consolare del luogo di residenza (art. 1, comma 2 legge n. 379/2000, art. 23 della legge n. 91/1992. (documento pdf in allegato)
Insieme alla dichiarazione dovevano essere presentati i documenti che provavano di avere i requisiti previsti dalla legge
La circolare del Ministero dell'interno del 24 dicembre 2001 n. K78, prevedeva un particolare procedimento.
Il riconoscimento della cittadinanza ha effetto dal giorno successivo a quello in cui la dichiarazione è stata presentata (art. 15 legge 91/1992).
Numero di telefono per informazioni sullo stato della pratica:
Ufficio Cittadinanza presso il Ministero dell’Interno:
tel. n. (+39) 06 46529755
Le domande presentate sono state decine di migliaia, soprattutto in Brasile e Argentina, dove la comunità trentina è numerosa e vi è grande attesa per la decisione del Ministero dell'Interno e dei Consolati.
L'Associazione ha lavorato intensamente per assicurare il diritto di fare domanda a tutti coloro che lo volessero, rispondendo alle richieste di migliaia di persone mediante la segreteria dell'associazione e la collaborazione dell'avvocato Lara Olivetti.
Informazioni e approfondimenti sono sempre disponibili sul sito internet dell'associazione.