I cittadini dell'Unione europea hanno il diritto di cercare un lavoro e di svolgere un'attività professionale in un altro paese dell'UE. Le condizioni di lavoro, i diritti e i doveri dei lavoratori di ogni Stato membro sono equivalenti a quelle dei cittadini del Paese ospitante.

L’Unione Europea promuove politiche per facilitare la mobilità, i diritti sociali e le tutele dei lavoratori in tutti gli Stati membri.

Qui si possono trovare maggiori informazioni sugli spostamenti per lavoro all’interno dell’Unione Europea.

EURES

EURES è un’abbreviazione per “EURopean Employment Services” cioè Servizi europei per l’impiego. E’ la rete europea degli “uffici del lavoro” cioè dei servizi pubblici per l’impiego, con lo scopo di facilitare la libera circolazione dei lavoratori. Aderiscono a EURES tutti i paesi dell’UE ed inoltre Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera.

Sul sito EURES è possibile trovare:

  • Informazioni sulle condizioni di vita e di lavoro nei paesi aderenti;
  • Informazioni sui diritti e doveri dei lavoratori nella UE;
  • Offerte di lavoro nei diversi paesi d’Europa.

Inoltre è possibile contattare le agenzie affiliate a EURES in tutti i Paesi membri, in Trentino l’Agenzia del Lavoro Provinciale, con sede a Trento in via Guardini, 75; numero verde 800.264.760.

 

ATTENZIONE BREXIT!

Il Regno Unito ha deliberato di lasciare l’Unione Europea, allo stato attuale delle trattative, i diritti dei cittadini europei resteranno validi solamente fino al termine del periodo transitorio, che avrà termine il 31/12/2020.

 

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La cittadinanza italiana per gli emigrati dal Trentino e dalle altre zone appartenute all'Impero Austro-Ungarico

Attenzione: Il 20 dicembre 2010 è scaduto il termine per presentare la dichiarazione di elezione della cittadinanza italiana con questa legge.

I discendenti degli emigrati di lingua e cultura italiane, originari dei territori appartenuti all'Impero Austro-Ungarico, dal dicembre del 2000 a dicembre del 2010 hanno avuto la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana grazie alla legge 379/2000 (documento pdf  in allegato).

La legge n. 379 del 14 dicembre 2000 ha infatti equiparato questi emigrati e i loro discendenti ai cittadini italiani, sanando una condizione di discriminazione che si protraeva da molti anni.

 

Chi ne aveva diritto?

Potevano ottenere la cittadinanza italiana le persone emigrate all'estero, ad esclusione del territorio della Repubblica austriaca,provenienti da territori appartenuti all'Impero Austro-Ungarico fino al 16 luglio 1920, ed i loro discendenti. Questi territori sono elencati nella circolare del Ministero dell'interno del 24 dicembre 2001 n. K78. (documento pdf  in allegato)

Come si acquisiva la cittadinanza?

Era necessario presentare una dichiarazione di elezione della cittadinanza italiana presso l'autorità italiana competente per il luogo in cui la persona risiedeva. In Italia, la competenza era affidata all'ufficiale dello stato civile del Comune, mentre all'estero, competeva all'autorità diplomatica o consolare del luogo di residenza (art. 1, comma 2 legge n. 379/2000, art. 23 della legge n. 91/1992. (documento pdf  in allegato) 

Insieme alla dichiarazione dovevano essere presentati i documenti che provavano di avere i requisiti previsti dalla legge

La circolare del Ministero dell'interno del 24 dicembre 2001 n. K78, prevedeva un particolare procedimento.

Il riconoscimento della cittadinanza ha effetto dal giorno successivo a quello in cui la dichiarazione è stata presentata (art. 15 legge 91/1992).

 

Numero di telefono per informazioni sullo stato della pratica:

Ufficio Cittadinanza presso il Ministero dell’Interno:

tel. n. (+39) 06 46529755

 

Le domande presentate sono state decine di migliaia, soprattutto in Brasile e Argentina, dove la comunità trentina è numerosa e vi è grande attesa per la decisione del Ministero dell'Interno e dei Consolati.

L'Associazione ha lavorato intensamente per assicurare il diritto di fare domanda a tutti coloro che lo volessero, rispondendo alle richieste di migliaia di persone mediante la segreteria dell'associazione e la collaborazione dell'avvocato Lara Olivetti. 

Informazioni e approfondimenti sono sempre disponibili sul sito internet dell'associazione.

 

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Questo importante progetto dell'Associazione propone dei corsi curricolari di lingua italiana per gli studenti degli ultimi anni delle scuole primarie dell'Uruguay con l’obiettivo di incentivare quanti più ragazzi a proseguire anche in età adulta lo studio della nostra lingua. Si tratta di un corso di livello A1, dove l'apprendimento avviene attraverso un approccio integrato tra quattro abilità fondamentali: leggere, scrivere, ascoltare e parlare. L'organizzazione prevede lo svolgimento di lezioni in presenza con l'utilizzo di materiale didattico specificatamente prodotto per il corso.

Il progetto, presentato dall'Associazione Trentini nel mondo all’Ambasciata Italiana di Montevideo (Uruguay) nel 2023, è finanziato in gran parte dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale (consultabile qui: CONTRIBUTI MAECI - LEGGE 64/2017) con il contributo di ANEP (Departemento de Segundas Lenguas del Ministero dell'Istruzione uruguaiano), del Circolo Trentino di Montevideo, della Società Italiana di Rivera, della Società Italiana di Salto, dall'Associazione Liguri di Salto, dall'Associazione Toscani di Salto, dalle Famèe Furlane di Montevideo e dalla Camera Mercantile Uruguay - Italia. 

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