Avellaneda si prepara a vivere dal 24 al 29 ottobre il IV Simposio Internazionale di Scultura alla presenza dell'artista trentino, scultore del legno, Egidio Petri.
Nel nord della Provincia di Santa Fé in Argentina si trova la città di Avellaneda che ospita un Circolo Trentino molto attivo e una significativa comunità di origine trentina. Nell’area circostante, nelle località di Reconquista, Malabrigo, Villa Ocampo e Romang esistono altrettanti Circoli Trentini, punto di riferimento di una vasta comunità insediatasi nell’area tra 1876 e la prima guerra mondiale.
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Il progetto Sliding Doors Migration, nato nell'anno 2021 con l'obiettivo di analizzare i processi di integrazione dei migranti in diversi momenti storici prestando particolare attenzione agli aspetti socio-economici e geografici, momento cardine del progetto si è svolto dal 24 al 26 agosto 2021 a Besançon l'Università estiva sul tema "Le migrazioni in Europa in tempi di crisi"
La cittadinanza europea è un complesso di diritti e obblighi disposti dalle norme comunitarie, e primariamente dal Trattato che istituisce la Comunità Europea (articoli da 17 a 22) (documento pdf in allegato) ai cittadini degli Stati Membri dell’Unione Europea (cittadini comunitari).
Si tratta di una condizione complementare, che si aggiunge alla cittadinanza di uno Stato Membro e non la sostituisce. Poiché le norme sull’acquisizione e la perdita della cittadinanza sono decise autonomamente da ogni Stato Membro dell’Unione Europea, le condizioni per essere considerato cittadino europeo differiscono da Stato a Stato.
La cittadinanza europea comprende:
- la libertà di circolare e soggiornare negli Stati dell’UE;
- il diritto di voto e di essere eletti alle elezioni comunali e alle elezioni per il parlamento Europeo nello Stato Membro in cui l’individuo risiede;
- il diritto a una protezione diplomatica e consolare più ampia (protezione da parte degli Stati dell’Unione Europea se la persona si trova in uno Stato in cui non è rappresentato lo Stato Membro di cui è cittadino).
Maggiori informazioni si possono trovare sul sito multilingue dell’Unione Europea alle pagine:
- http://europa.eu/legislation_summaries/justice_freedom_security/citizenship_of_the_union/index_it.htm (sito web esterno, apre in una nuova finestra)
- http://ec.europa.eu/youreurope/citizens/index_it.htm (sito web esterno, apre in una nuova finestra)
E’ da notare che buona parte dei diritti previsti dalle norme comunitarie sono riconosciuti a chiunque risieda nell’Unione Europea, e quindi anche a chi non ha la cittadinanza di uno Stato Membro. Ad esempio, sono riconosciuti a chiunque sia residente nell’Unione Europea:
il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e di presentare denunce al Mediatore europeo (artt. 21, 194 e 195 Trattato della Comunità Europea);
il diritto a circolare e soggiornare negli Stati Membri, a determinate condizioni: vedi il sito multilingue dell’UE alla pagina http://europa.eu/legislation_summaries/justice_freedom_security/free_movement_of_persons_asylum_immigration/index_it.htm (sito web esterno, apre in una nuova finestra)
Ogni Stato può attribuire la propria cittadinanza in base ai principi che ritiene più opportuni. Per conseguenza, una persona che ha legami con più Stati può essere cittadino di più Stati contemporaneamente. Ad esempio, è cittadina italiana e, allo stesso tempo, statunitense, la persona che nasce da genitori italiani nel territorio degli Stati Uniti. Questo perché lo Stato italiano riconosce come cittadini tutti coloro i quali nascano da genitori italiani indipendentemente dal luogo di nascita, mentre gli Stati Uniti riconoscono automaticamente come loro cittadini i nati sul territorio statunitense.
Dal 16 agosto 1992, con l’entrata in vigore della legge n. 91/1992, chi acquisisce la cittadinanza di uno Stato diverso dall’Italia non perde la cittadinanza italiana, a meno che non vi rinunci espressamente, e a meno che la legge dello stato straniero non preveda l’automatica perdita della cittadinanza italiana. Le eccezioni, sono nel paragrafo La cittadinanza: Come si perde?.
In passato, l'ordinamento italiano era fondato su un principio di sfavore per la doppia cittadinanza.
In alcuni casi, sono state considerate ancora valide da alcuni Consolati e Comuni italiani, si tratta dei casi di figli di emigrati italiani, nati all’estero fra il 27 aprile 1965 e il 17.5.1967 che non hanno fatto una scelta espressa per la cittadinanza italiana nel periodo di transizione fra il vecchio ordinamento e il nuovo, entro il 31 dicembre 1997 (art. 5, legge 21 aprile 1983 n. 123 e art. 17 legge 91/1992). Va ricordato che il Ministero dell’Interno ha chiarito che queste norme non sono più valide e sono state superate dalla nuova legge sulla cittadinanza (Parere del Ministero dell’Interno n. K28.1/1649 del 22 luglio 2002). Perciò le persone che si trovano nella suddetta situazione non hanno perso la cittadinanza italiana e hanno diritto a chiederne il riconoscimento in ogni momento, rivolgendosi al Consolato italiano per la zona in cui risiedono.
La persona con più cittadinanze è sottoposta alle leggi di più Stati contemporaneamente. Ad esempio, il cittadino plurimo può essere obbligato a svolgere il servizio militare in più Stati.
Le leggi di diritto internazionale privato di ciascuno stato determinano quale cittadinanza prevale e, per conseguenza, quale legge applicare nel caso concreto, alla persona che si trova in territorio italiano. In Italia la legge n. 218 del 31 maggio 1995 (documento PDF in allegato) afferma che, se la persona ha più cittadinanze di cui una italiana, prevale quest’ultima, ed è quindi quella che verrà applicata. Se invece la persona ha più cittadinanze, delle quali nessuna italiana, si considera prevalente la cittadinanza dello stato con cui la persona ha il collegamento più stretto (articolo 19), individuato nella legge in modo diverso a seconda della materia.
13 settembre 2019
In prima visione il documentario che raccoglie interviste fatte a giovani trentini che vivono all'estero o che sono rientrati, mettendo a confronto idee, prospettive e problematiche della "generazione in mobilità".
Leggi tutto Laboratorio creativo di ricerca sulla nuova emigrazione trentina