Per guidare all’estero è ovunque necessario possedere una patente di guida, ogni Paese ha le sue regole in merito alla validità delle Patenti ottenute all’estero, per questo si consiglia di visitare il sito Viaggiare Sicuri, scegliendo la voce "cerca paese" e all'interno in fondo scegliendo la voce “Mobilità”. Di seguito riportiamo alcune indicazioni di carattere generale:  

Unione Europea

Dal 19 gennaio 2013 è stata introdotta la Patente di Guida Europea. La Direttiva del Parlamento Europeo per la patente di guida stabilisce i requisiti minimi per le patenti di guida nei paesi membri e il formato standard utilizzato in tutta l’Unione.

Le patenti di guida europee possono essere rilasciate in qualsiasi Stato membro e sono reciprocamente riconosciute da tutti i Paesi UE. Per guidare all’interno dell’UE, quindi è sufficiente la patente di guida rilasciata in Italia. Naturalmente la patente non deve essere scaduta o sospesa.

In caso di trasferimento in un altro Paese UE è possibile continuare a utilizzare la propria patente italiana oppure chiedere la sostituzione della propria patente italiana con quella del Paese. Prima della scadenza, la patente Europea va rinnovata nel Paese di residenza abituale. 

 

Resto del mondo

La patente italiana permette di guidare, oltre che nell’UE, anche negli altri paesi Europei (ad esclusione della Federazione Russa), e in diversi paesi extraeuropei.

Le informazioni complete e aggiornate sui singoli Paesi possono essere consultate sul sito Viaggiare sicuri selezionando il Paese di interesse e scegliendo la voce "Mobilità".

 

Patente internazionale

In molti Paesi extra-europei è richiesto un permesso internazionale di guida. La cosiddetta “patente internazionale” non è propriamente una patente ed è valida solamente se accompagnata a una patente nazionale in corso di validità.

Quindi per poter guidare nei Paesi in cui è richiesta, è necessario aver con sé – e fornire alle autorità quando richiesto - sia la propria patente nazionale che il permesso internazionale di guida.

Le convenzioni internazionali in materia prevedono due distinti modelli di patente internazionale:

  • il modello "Ginevra 1949" validità di 1 anno, sempre nei limiti della validità della patente nazionale
  • il modello "Vienna 1968" validità di 3 anni, sempre nei limiti della validità della patente nazionale.

 

Entrambi i modelli sono ottenibili in Italia. Alcuni paesi accettano solo uno dei due, per questo consigliamo di consultare il sito Viaggiare Sicuri selezionando il Paese di interesse e scegliendo la voce "Mobilità".

I permessi di guida internazionali sono rilasciati dallUfficio motorizzazione civile.

   

 

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Il Patronato è un ente di assistenza senza fine di lucro che svolge attività di informazione, assistenza e tutela a favore di lavoratori, pensionati e cittadini in generale.

Presso un Patronato è possibile ricevere informazioni in materia di pensioni, tasse, diritti dei cittadini e dei lavoratori nonché ricevere aiuto e assistenza per lo svolgimento di pratiche. I servizi dei Patronati sono svolti a titolo gratuito o dietro il pagamento di tariffe convenzionate.

I Patronati italiani si trovano anche all’estero nelle principali città e nei luoghi dove è più presente la collettività italiana. Di seguito elenchiamo i collegamenti ai siti dei principali patronati con sedi all’estero:

 

 

 

 

 

 

 

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L’Unione Europea ha fatto molti passi importanti nell’armonizzazione dei sistemi previdenziali, anche se rimane molta strada da fare. I periodi di lavoro fatti in un Paese membro dell’UE sono riconosciuti in tutti gli altri Paesi dell’Unione.

Perciò, se hai lavorato in diversi paesi dell'UE dovrai presentare domanda all'ente pensionistico del Paese in cui vivi o dell'ultimo Paese in cui hai lavorato. Se non hai mai lavorato nel Paese in cui vivi, il tuo Paese ospitante trasmetterà la tua richiesta al Paese in cui lavoravi prima di andare in pensione. Quest'ultimo deve esaminare la tua richiesta e riunire i contributi pensionistici che risultano versati in tutti i Paesi in cui hai lavorato.

Informati sulle procedure necessarie con largo anticipo: ottenere la pensione da diversi Paesi può richiedere molto tempo.

ATTENZIONE! L’età di pensionamento non è uguale in tutti i Paesi. Puoi andare in pensione al raggiungimento dell’età pensionabile nel Paese in cui vivi ma, se hai maturato diritti alla pensione in più Paesi diversi, riceverai le diverse quote della pensione solo al raggiungimento dell’età pensionabile nel Paese in cui sono state maturate!

Per un’informazione completa e aggiornata sulle pensioni nella UE consigliamo di visitare l’apposita pagina sul sito dell’Unione Europea, per l’analisi di situazioni individuali, invece consigliamo di rivolgervi allente pensionistico del vostro Paese di riferimento. Nel caso di pensioni maturate in tutto o in parte in Italia, potete avvalervi dei servizi di un Patronato.

 

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Sono più di 300.000 i beneficiari di pensioni italiane residenti all’estero. Le pensioni versate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) a persone residenti all’estero vengono versate in quanto frutto di periodi di lavoro svolti in Italia ed erogate in base a quanto previsto dalle leggi nazionali e delle convenzioni tra gli Stati.

Le pensioni sono accreditate mensilmente sul conto corrente indicato dal beneficiario (in Italia o all’estero), in Euro o in valuta locale a seconda delle norme valutarie vigenti. La pensione può anche essere ritirata in contanti, seguendo le indicazioni predisposte dall’INPS. Informazioni complete e aggiornate si trovano sulla pagina del sito INPS sul pagamento delle pensioni all’estero.

Doppia imposizione

Il pensionato italiano che risiede all’estero può chiedere l’applicazione delle convenzioni per evitare la doppia imposizione fiscale, al fine di ottenere, a seconda dei casi la detassazione della pensione italiana (con tassazione esclusiva nel Paese di residenza), oppure l’applicazione del trattamento fiscale più favorevole (ad esempio, imposizione fiscale in Italia solo in caso di superamento di determinate soglie di esenzione).

Chi può avvalersi di una convenzione contro la doppia imposizione fiscale, può chiedere il rimborso delle tasse italiane già trattenute entro il termine di decadenza di 48 mesi dalla data del prelevamento dell’imposta. Per maggiori informazioni si consiglia di rivolgersi ad un Patronato o ad un professionista specializzato.

Dichiarazione esistenza in vita

Per verificare la regolarità dei pagamenti ed accertarsi che i beneficiari di pensione italiana residenti all’estero siano ancora vivi, il gestore delle pensioni (attualmente la Citibank di Londra) su incarico dell’INPS, richiede periodicamente l’invio di una dichiarazione di esistenza in vita.

Informazioni complete sulla dichiarazione di esistenza in vita si trovano qui.

 

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Il tema pensionistico è estremamente complesso e fortemente condizionato dalle storie individuali, dalla normativa in continua evoluzione e dalle scelte di ciascun interessato. Per questo motivo, in tema di pensione si possono dare solo alcune indicazioni di carattere generale.

Come detto, la casistica è estremamente ampia e, nel mondo attuale, è ulteriormente complicata perché i lavoratori cambiano più spesso luogo di lavoro, condizione contrattuale, cassa pensionistica di riferimento nel corso della propria vita lavorativa. I lavoratori con esperienze internazionali, che hanno periodi di contribuzione in due o più Paesi diversi, potrebbero avere bisogno di una consulenza specializzata. A questo proposito si suggerisce di rivolgersi ad un Patronato o ad uno specialista in questioni pensionistiche.

 

PENSIONE NELLA UNIONE EUROPEA

 

PENSIONE ITALIANA ALL’ESTERO

 

PATRONATO

 

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