I cittadini residenti all’estero – iscritti AIRE - possono partecipare alle elezioni di Parlamento Italiano, si applicano le disposizioni della Legge 459/2001. L’articolo 4 bis prevede inoltre norme particolari per i cittadini che si trovano all’estero temporaneamente ma che non hanno la residenza anagrafica all’estero (non iscritti AIRE).
In breve gli Italiani residenti all’estero sono iscritti alle liste elettorali e ricevono, in occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento, un’apposita comunicazione da parte del Consolato con le istruzioni e il materiale per votare. Se ci fossero cittadini che, per qualsiasi motivo, non risultassero nelle liste elettorali, questi possono richiedere l’iscrizione presentandosi al Consolato di riferimento almeno 11 giorni prima del voto.
Gli elettori residenti all’estero hanno due opzioni per le elezioni del Parlamento Italiano.
Votare per corrispondenza
La possibilità di votare per corrispondenza concessa ai cittadini residenti all’estero è stata prevista dalla citata legge 459/2001 ed è stata applicata la prima volta nel referendum del 2003 e nelle elezioni politiche del 2006.
In occasione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento, ogni elettore riceve un plico con il materiale e le istruzioni per esercitare il diritto di voto. In caso di mancata consegna del plico, bisogna rivolgersi al Consolato di riferimento.
Per rappresentare i cittadini all’estero la legge italiana ha previsto l’istituzione di una apposita circoscrizione elettorale denominata “circoscrizione estero”. La legge prevede che la circoscrizione estero elegga 12 Deputati e 6 Senatori, che vengono suddivisi tra le diverse aree geografiche in proporzione al numero di italiani residenti.
Votare in Italia
In alternativa al voto per corrispondenza è possibile esercitare il proprio voto in Italia, nel comune di registrazione all’AIRE. Per poter votare in Italia è necessario dare comunicazione della propria intenzione prima del voto. La richiesta di votare in Italia va comunicata in forma scritta al proprio Consolato di riferimento nei termini previsti dall’art.4 della legge 459/2001.
Il voto espresso in Italia non concorre all’elezione dei candidati della “circoscrizione estero”, vale invece per l’elezione dei candidati che si presentano nelle liste elettorali di pertinenza del territorio nazionale.
Fatte salve le eccezioni previste all’art. 20 comma 2 della legge 459/2001, non sono previste facilitazioni di viaggio per i residenti all’estero che rientrano in Italia per votare. Si applicano, solamente per lo spostamento all’interno dei confini nazionali, le stesse agevolazioni riservate ai cittadini residenti.
| Per guidare all’estero è ovunque necessario possedere una patente di guida, ogni Paese ha le sue regole in merito alla validità delle Patenti ottenute all’estero, per questo si consiglia di visitare il sito Viaggiare Sicuri, scegliendo la voce "cerca paese" e all'interno in fondo scegliendo la voce “Mobilità”. Di seguito riportiamo alcune indicazioni di carattere generale: | ![]() |
Unione Europea
Dal 19 gennaio 2013 è stata introdotta la Patente di Guida Europea. La Direttiva del Parlamento Europeo per la patente di guida stabilisce i requisiti minimi per le patenti di guida nei paesi membri e il formato standard utilizzato in tutta l’Unione.
Le patenti di guida europee possono essere rilasciate in qualsiasi Stato membro e sono reciprocamente riconosciute da tutti i Paesi UE. Per guidare all’interno dell’UE, quindi è sufficiente la patente di guida rilasciata in Italia. Naturalmente la patente non deve essere scaduta o sospesa.
In caso di trasferimento in un altro Paese UE è possibile continuare a utilizzare la propria patente italiana oppure chiedere la sostituzione della propria patente italiana con quella del Paese. Prima della scadenza, la patente Europea va rinnovata nel Paese di residenza abituale.
Resto del mondo
La patente italiana permette di guidare, oltre che nell’UE, anche negli altri paesi Europei (ad esclusione della Federazione Russa), e in diversi paesi extraeuropei.
Le informazioni complete e aggiornate sui singoli Paesi possono essere consultate sul sito Viaggiare sicuri selezionando il Paese di interesse e scegliendo la voce "Mobilità".
Patente internazionale
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In molti Paesi extra-europei è richiesto un permesso internazionale di guida. La cosiddetta “patente internazionale” non è propriamente una patente ed è valida solamente se accompagnata a una patente nazionale in corso di validità. Quindi per poter guidare nei Paesi in cui è richiesta, è necessario aver con sé – e fornire alle autorità quando richiesto - sia la propria patente nazionale che il permesso internazionale di guida. Le convenzioni internazionali in materia prevedono due distinti modelli di patente internazionale:
Entrambi i modelli sono ottenibili in Italia. Alcuni paesi accettano solo uno dei due, per questo consigliamo di consultare il sito Viaggiare Sicuri selezionando il Paese di interesse e scegliendo la voce "Mobilità". I permessi di guida internazionali sono rilasciati dall’Ufficio motorizzazione civile. |
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Sono più di 300.000 i beneficiari di pensioni italiane residenti all’estero. Le pensioni versate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) a persone residenti all’estero vengono versate in quanto frutto di periodi di lavoro svolti in Italia ed erogate in base a quanto previsto dalle leggi nazionali e delle convenzioni tra gli Stati.
Le pensioni sono accreditate mensilmente sul conto corrente indicato dal beneficiario (in Italia o all’estero), in Euro o in valuta locale a seconda delle norme valutarie vigenti. La pensione può anche essere ritirata in contanti, seguendo le indicazioni predisposte dall’INPS. Informazioni complete e aggiornate si trovano sulla pagina del sito INPS sul pagamento delle pensioni all’estero.
Doppia imposizione
Il pensionato italiano che risiede all’estero può chiedere l’applicazione delle convenzioni per evitare la doppia imposizione fiscale, al fine di ottenere, a seconda dei casi la detassazione della pensione italiana (con tassazione esclusiva nel Paese di residenza), oppure l’applicazione del trattamento fiscale più favorevole (ad esempio, imposizione fiscale in Italia solo in caso di superamento di determinate soglie di esenzione).
Chi può avvalersi di una convenzione contro la doppia imposizione fiscale, può chiedere il rimborso delle tasse italiane già trattenute entro il termine di decadenza di 48 mesi dalla data del prelevamento dell’imposta. Per maggiori informazioni si consiglia di rivolgersi ad un Patronato o ad un professionista specializzato.
Dichiarazione esistenza in vita
Per verificare la regolarità dei pagamenti ed accertarsi che i beneficiari di pensione italiana residenti all’estero siano ancora vivi, il gestore delle pensioni (attualmente la Citibank di Londra) su incarico dell’INPS, richiede periodicamente l’invio di una dichiarazione di esistenza in vita.
Informazioni complete sulla dichiarazione di esistenza in vita si trovano qui.
Il Patronato è un ente di assistenza senza fine di lucro che svolge attività di informazione, assistenza e tutela a favore di lavoratori, pensionati e cittadini in generale.
Presso un Patronato è possibile ricevere informazioni in materia di pensioni, tasse, diritti dei cittadini e dei lavoratori nonché ricevere aiuto e assistenza per lo svolgimento di pratiche. I servizi dei Patronati sono svolti a titolo gratuito o dietro il pagamento di tariffe convenzionate.
I Patronati italiani si trovano anche all’estero nelle principali città e nei luoghi dove è più presente la collettività italiana. Di seguito elenchiamo i collegamenti ai siti dei principali patronati con sedi all’estero:
L’Unione Europea ha fatto molti passi importanti nell’armonizzazione dei sistemi previdenziali, anche se rimane molta strada da fare. I periodi di lavoro fatti in un Paese membro dell’UE sono riconosciuti in tutti gli altri Paesi dell’Unione.
Perciò, se hai lavorato in diversi paesi dell'UE dovrai presentare domanda all'ente pensionistico del Paese in cui vivi o dell'ultimo Paese in cui hai lavorato. Se non hai mai lavorato nel Paese in cui vivi, il tuo Paese ospitante trasmetterà la tua richiesta al Paese in cui lavoravi prima di andare in pensione. Quest'ultimo deve esaminare la tua richiesta e riunire i contributi pensionistici che risultano versati in tutti i Paesi in cui hai lavorato.
Informati sulle procedure necessarie con largo anticipo: ottenere la pensione da diversi Paesi può richiedere molto tempo.
ATTENZIONE! L’età di pensionamento non è uguale in tutti i Paesi. Puoi andare in pensione al raggiungimento dell’età pensionabile nel Paese in cui vivi ma, se hai maturato diritti alla pensione in più Paesi diversi, riceverai le diverse quote della pensione solo al raggiungimento dell’età pensionabile nel Paese in cui sono state maturate!
Per un’informazione completa e aggiornata sulle pensioni nella UE consigliamo di visitare l’apposita pagina sul sito dell’Unione Europea, per l’analisi di situazioni individuali, invece consigliamo di rivolgervi all’ente pensionistico del vostro Paese di riferimento. Nel caso di pensioni maturate in tutto o in parte in Italia, potete avvalervi dei servizi di un Patronato.






