Il progetto

Il Trentino è ricchissimo di storie legate all’emigrazione. Storie appassionanti, drammatiche, avventurose, cariche di pathos anche nella loro semplicità, molto attuali e ricche di significato, ma che sono state in qualche modo dimenticate.

La coscienza collettiva sembra convinta di trovarsi per la prima volta di fronte al fenomeno della “migrazione”, mentre è ben radicata nella sua storia, e sembra del tutto inconsapevole di ciò che è stato vissuto e di quello che i propri avi hanno passato.

Da qui l’idea di creare un punto di distribuzione di storie, dove con facilità si possa accedere a brevissimi aneddoti da leggere su due piedi in una breve pausa dalla routine quotidiana. Il distributore “fisico” è collocato nel centro storico di Trento, ma attenzione! E’ itinerante e ogni tanto farà la sua comparsa anche in altre località Trentine.

Le storie sono suddivise tra Sud America, Nord America, Australia e Europa (mete principali dell’emigrazione trentina, anche se non esclusive), e sono scritte su piccole lettere riposte in cassette delle lettere. Storie di emigrazione di ieri e di oggi, poichè dal Trentino non si è mai smesso di partire. Aneddoti, impressioni, pensieri, idee, osservazioni del migrante, biografie o racconti di viaggio, cronache del quotidiano e delle novità del nuovo mondo, nostalgia per casa e notizie sugli avvenimenti, su ciò che si stava vivendo e che oggi ci sembra un’impresa straordinaria. Per conoscere una storia basterà aprire la bussola delle lettere, e dopo averla letta si potrà o conservarla e portarla con sé, o riporla nel distributore per lasciarla “libera” di esser letta da altri. Ma MAI dovrà essere buttata! Aiutaci a non sprecare e a non lasciare le storie al vento!

Su ogni storia, così come sulla macchina è riportato il QRcode che porterà il lettore a seguire il viaggio su questo sito, per conoscere altre storie, sapere come va a finire qualche storia interrotta e approfondire.

Inoltre, ognuno potrà lasciare le proprie storie! Come?

Ai piedi del distributore ci sarà una cassetta per la raccolta di storie nuove oppure a questo link inviandole direttamente dal sito.

Ogni persona è coinvolta in qualche modo nel fenomeno migratorio, che sia lei stessa ad esser partita, un familiare, un amico, un antenato o un figlio, ieri o oggi, non c’è persona che non porti con sé qualche storia di partenze o ritorni.

La volontà è quella di riconsegnare alla comunità una porzione del proprio passato molto attuale, con la giusta prospettiva e consapevolezza di ciò che è stato, ma anche di informare e far riflettere su un fenomeno che ha ripreso forza, al punto che nel 2018 la Provincia di Trento è prima in Italia per nuovi emigrati in proporzione alla popolazione residente. Per un turista di passaggio, significa entrare in contatto con un aspetto poco visibile della storia locale, che ha reso un popolo di montagna protagonista di un fenomeno che ha coinvolto tutta Italia e Europa.

Molte storie, arrivando direttamente dai discendenti degli emigrati, raccontano anche delle comunità all’estero e di come il Trentino sia vivo oggi su 4 contenenti grazie al mantenimento, conservazione e trasmissione, di lingua, valori, tradizioni e storie tipiche.

Il distributore sarà quindi cuore del “Trentino fuori dal Trentino”, punto di scambio, raccolta e consegna di storie sopite pronte ad essere raccontate.

Si ha quindi la possibilità di entrare in contatto con la realtà dell’emigrazione che l’associazione tiene viva grazie alle iniziative e alle comunità all’estero, mai archiviata poichè sempre attuale.

Il “distributore” è stato progettato e costruito dal gruppo di giovani volontari dell’associazione Trentini nel Mondo.

Si ringraziano in particolare Cathy, Francesco, Matteo, Pietro, Silvia, Thomas che hanno fisicamente costruito e contribuito alla realizzazione del distributore, e si ringrazia di cuore chi ha inviato storie e documenti per alimentarlo e tenerlo vivo!

Fai click per accedere al sito:

 

Studiare in un paese straniero è un’esperienza che allarga gli orizzonti, permette di conoscere a fondo una diversa cultura e di approfondire una lingua straniera. In alcuni casi un diploma ottenuto presso una istituzione straniera apre molte opportunità di lavoro. Attenzione però! Prima di partire per un periodo di studio all’estero è bene informarsi sui passi da fare e sui vantaggi e gli svantaggi. Per questo consigliamo di leggere i consigli della sezione primi passi prima di esplorare i capitoli di questa sezione.

ATTENZIONE! I titoli di studio conseguiti in un Paese estero non sono automaticamente validi in Italia (e viceversa), il processo di riconoscimento dei titoli di studio è complesso, costoso e non sempre garantito. Per ottenere il pieno riconoscimento di un titolo universitario, ad esempio, potrebbe essere necessario sostenere corsi ed esami aggiuntivi.

 

Studiare nell’Unione Europea

È consentito ai cittadini di un Paese membro di svolgere periodi o interi cicli di studio in un altro Paese membro. Le condizioni di accesso ai sistemi scolastici e universitari sono parificate a quelle dei cittadini del Paese.

ATTENZIONE! Per studiare in un Paese membro dell’UE non è sufficiente iscriversi alla scuola/Università desiderata, è anche necessario soddisfare le condizioni per ottenere un permesso di soggiorno nel paese per la durata del periodo di studio. Le condizioni variano da Paese a Paese e sono disponibili qui.

 

  • La scuola dell’obbligo

In quanto cittadini dell'UE i figli dei lavoratori che vivono in un diverso paese membro hanno diritto a frequentare la scuola alle stesse condizioni dei loro coetanei e ad essere inseriti nella classe frequentata nel Paese di origine indipendentemente dalle competenze linguistiche. Hanno inoltre diritto a frequentare gratuitamente dei corsi per l’apprendimento della lingua del posto.

Il sistema scolastico del nuovo paese di residenza potrebbe essere molto diverso e quindi non esiste un riconoscimento automatico dei certificati scolastici. In alcuni paesi, prima di poter iscrivere i propri figli in una scuola locale bisogna chiedere alle autorità nazionali di riconoscere i certificati scolastici del paese di origine. Per maggiori informazioni consulta il sito dell’Unione Europea.

 

  • Gli scambi studenteschi

Sono numerose le opportunità di scambio che singole scuole mettono in campo per favorire la mobilità studentesca.

Tra le opportunità più rilevanti segnaliamo:

Quarto anno di scuola superiore all’estero

La Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol finanzia soggiorni di studio in Europa. L’iniziativa, che si rivolge a tutti gli studenti, cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, residenti da almeno un anno in Regione oppure nei comuni confinanti di Pedemonte, Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana, Magasa, Valvestino e frequentanti la terza classe di un Istituto superiore, è finalizzata a consentire loro la frequenza del 4° anno presso Istituti scolastici superiori con sede in Austria, Germania, Gran Bretagna, Irlanda e Francia, a condizione che, dopo il rientro in Italia vi sia, da parte degli studenti beneficiari la frequenza della quinta classe con il conseguente sostegno dell’esame di maturità.

Per maggiori informazioni sulle condizioni, le modalità di accesso e l’ammontare delle borse di studio si consiglia di visitare il sito della Regione Autonoma Trentino Alto Adige.

Erasmus +

Erasmus + è un programma di scambio studentesco a livello universitario che da decenni caratterizza la mobilità studentesca in Europa, vi aderiscono non solo i membri dell’Unione Europea, ma anche alcuni altri paesi Europei ed extraeuropei attraverso sotto-programmi specifici.

Il programma prevede soggiorni all’estero della durata da 3 a 12 mesi, con il riconoscimento dei periodi di studio fatti e l’erogazione di borse di studio che possono variare in funzione del Paese e del sotto-programma specifico. Per maggior informazioni si segnala il sito dell’Unione Europea oppure l’ufficio relazioni internazionali della propria università.

Doppia laurea

Si definisce “doppia laurea” un percorso di studi concordato tra due università di paesi diversi che consente allo studente di ottenere la laurea in entrambi gli istituti. Generalmente il percorso prevede di sostenere parte degli esami in una università italiana e parte presso l’università convenzionata all’estero. Questi percorsi fanno parte di accordi bilaterali sottoscritti tra università italiane ed estere.

Questo tipo di percorsi ha il significativo vantaggio di ottenere un titolo di studio valido in entrambi i paesi coinvolti oltre che di affrontare un percorso formativo impegnativo ma ricco di opportunità accademiche, culturali e di crescita personale.

L’Università di Trento ha in essere diversi programmi di doppia laurea:

 

  • Frequentare l’Università

Frequentare l’intero ciclo di studi universitari all’estero può essere un’esperienza molto gratificante ed aprire importanti prospettive di carriera futura, anche in questo caso è importante, prima di prendere una decisione, valutare alcuni aspetti fondamentali:

 

    1. Accesso: l’accesso alle Università estere potrebbe richiedere il superamento di un test di ingresso e/o di presentare un certificato di conoscenza della lingua locale. È bene informarsi con largo anticipo (un anno o più) sui requisiti, in modo da poter arrivare preparati al momento della presentazione della domanda. Tenete presente poi che nell’emisfero meridionale (Australia, Sudafrica, America Meridionale) l’anno accademico è sfasato rispetto a quello italiano e pertanto le scadenze potrebbero essere molto diverse da quelle abituali. 
      Attenzione! Potrebbe essere necessario ottenere il riconoscimento del titolo di scuola superiore italiano per poter accedere ad una università estera
      . I processi di riconoscimento dei titoli di studio sono diversi da paese a paese, è opportuno contattare con largo anticipo l’ufficio relazioni internazionali dell’Università presso cui ci si vuole iscrivere in modo da conoscere per tempo requisiti, procedure e tempi del riconoscimento.
    2. Visti: per poter risiedere in un Paese straniero per l’intera durata di un ciclo universitario è necessario munirsi di un adeguato visto di ingresso e/o permesso di residenza
    3. Costi: la frequenza universitaria in molti paesi non è gratuita e le tasse di iscrizione potrebbero essere molto alte. All’interno dell’Unione Europea gli studenti cittadini di uno stato membro sono considerati alla pari dei cittadini del Paese, ma fuori dall’Unione Europea potrebbero essere applicati agli studenti stranieri costi e condizioni più gravose rispetto agli studenti locali. 
      Attenzione! Il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea, a partire dal 2021 si applicheranno ai nuovi studenti le tariffe previste per gli studenti stranieri. 
      Oltre al costo della frequenza universitaria bisogna naturalmente considerare i costi di vita all’estero che possono cambiare significativamente da un Paese all’altro. 
      Attenzione! Per ottenere un visto di studio potrebbe essere necessario dimostrare di avere risorse finanziarie sufficienti per pagare le tasse universitarie e per mantenersi per l’intera durata degli studi. 
    4. Riconoscimento del titolo di studio: al di là del prestigio o del valore formativo un titolo universitario conseguito presso un’università estera non ha validità legale in Italia. Per ottenere il riconoscimento legale di un titolo di studio conseguito all’estero – non importa dove e non importa presso quale università – è necessario affrontare il percorso di riconoscimento del titolo di studio. Il processo di riconoscimento è complesso, costoso e non sempre l’esito è garantito. 
    5. Accesso agli albi professionali: oltre al riconoscimento del titolo di studio, per l’esercizio di numerose professioni in Italia è necessario essere iscritti ad un albo professionale. L’iscrizione ad un albo professionale, oltre al possesso del titolo di studio, potrebbe porre ulteriori condizioni quali periodi di tirocinio o il superamento di esami di ammissione. Gli albi professionali riguardano l’esercizio di professioni in ambito medico, giuridico, contabile e finanziario e molte altre come giornalisti, veterinari, architetti, ingegneri, assistenti sociali. La lista più completa si trova sul sito di wikipedia.
    6. Borse di studio: ottenere una borsa di studio da parte di un governo, di una università o di una istituzione privata estera offre la soluzione a molti dei problemi esposti sopra. Spesso l’ente che eroga la borsa aiuta anche nel processo di iscrizione e/o di ottenimento dei visti e permessi necessari. Il Ministero degli Esteri offre un elenco delle borse di studio offerte a cittadini italiani da parte di governi e istituzioni estere.

 

 

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La circolazione di veicoli con una targa diversa da quella del Paese è generalmente permessa, ma attenzione, questa possibilità è soggetta a limitazioni ed è possibile solo per periodi limitati di tempo.

Circolazione con targa italiana all’estero

La circolazione di un’auto immatricolata in Italia in un Paese estero è soggetta a limiti e regole. Ciascun Paese ha le sue regole per cui si raccomanda di verificare con gli uffici preposti di ciascun Paese o presso il consolato del paese estero in Italia i limiti e le pratiche necessarie per trasferire il proprio veicolo all’estero.

Per quanto riguarda l’Unione Europea è possibile utilizzare, in un altro Paese membro, un veicolo immatricolato in Italia per un massimo di sei mesi. Passato questo termine è necessario re-immatricolare l’auto nel Paese (cioè sostituire la propria targa italiana con una targa del Paese estero di residenza).

ATTENZIONE! Se circolate all’estero con una targa italiana è vietato prestare la vostra auto ad un cittadino straniero o italiano residente all’estero, anche se state viaggiando a bordo del veicolo!

Per maggiori informazioni si consiglia il sito dell’Unione Europea.

Circolazione con targa estera in Italia

In base all’art.93 del Codice della Strada le persone residenti in Italia da più di sessanta giorni non possono circolare con auto con targa estera. Quindi, chi vive di fatto all’estero, ma non ha trasferito all’estero la propria residenza italiana con l’iscrizione all’AIRE non può circolare con un’auto con targa estera in Italia.

Sono previste sanzioni pesanti per i residenti in Italia che circolano con veicoli con targa estera: multe tra 712 e 2848 Euro e sequestro del mezzo. Il mezzo dovrà essere immatricolato nuovamente in Italia entro 180 giorni (durante i quali resterà sotto sequestro), se al termine dei 180 giorni non è stato immatricolato in Italia, sarà confiscato definitivamente.

Ultimo aggiornamento del codice della strada del 21 marzo 2022 per le targhe estere che circolano in Italia.

Per i residenti all’estero (stranieri o Italiani iscritti AIRE) è possibile invece guidare in Italia un mezzo con targa estera per massimo un anno, entro un anno dal trasferimento in Italia il mezzo dovrà essere re-immatricolato in Italia.

 

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PAESE

Con più di mezzo milione di Italiani residenti su una popolazione di circa dieci milioni di abitanti, la Svizzera è uno dei paesi con la maggiore concentrazione di cittadini italiani. Tra i fattori di maggiore attrazione ci sono la vicinanza all’Italia, il livello degli stipendi molto elevato (nonostante il costo della vita altrettanto elevato) e l’altissima qualità dei servizi pubblici. La Svizzera, inoltre, pur non essendo un paese membro dell’Unione Europea, è per molti aspetti assimilabile a un Paese comunitario in quanto ha sottoscritto con l’Ue o con l’Italia numerosi accordi di collaborazione bilaterale.

AIRE

Secondo i dati ufficiali dell’AIRE, i cittadini italiani residenti in Svizzera sono 623.003 (2019), il 60% è emigrato in prima persona, gli altri sono Italiani nati all’estero. I Trentini sono 15.201. Oltre il 60% è residente all’estero più di 15 anni. Nel 2017 sono emigrati in Svizzera 10.498 Italiani. (Dati Rapporto Italiani nel mondo 2019 – Fondazione Migrantes)

TRENTINI

L’emigrazione trentina in Svizzera è iniziata alla fine dell’800, verso le industrie tessili dei Cantoni di San Gallo e Zurigo e da allora non si è interrotta se non durante le due Guerre Mondiali. L’apice dell’emigrazione trentina in Svizzera, però, è stato raggiunto tra il 1946 e i primi anni ’70 in cui si è sfiorato il numero di 30.000 persone. Oggi sono attivi in Svizzera diversi circoli Trentini (Amriswil, Basilea, Ticino, Winterthur, Zofingen), in altre città ci sono comunità di origine trentina ma l’attività dei Circoli è temporaneamente sospesa (Sciaffusa, Zug, Zurigo).

LINK

Per maggiori informazioni sull’emigrazione in Svizzera:

  • Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Il tema fiscale è sicuramente uno dei più complessi per che vive all’estero. Le norme cambiano velocemente ed entrano in gioco tanti fattori, al punto che è difficile dare indicazioni generali. 

Tutto dipende dalla condizione personale (pensionato, studente, disoccupato, lavoratore), dal Paese di residenza, dagli accordi tra l’Italia e lo Stato ospitante; dal tipo di lavoro (autonomo o dipendente); da quante giornate avete lavorato nell’arco di un anno (più o meno di 183); e da alcune scelte personali sul regime fiscale.

Il consiglio migliore che si può dare è di rivolgersi ad un patronato (vedi Patronato) o ad un commercialista esperto all’estero. Molti patronati hanno sportelli all'estero ed offrono servizio informativo e supporto.

Vedi anche:

 

RESIDENZA FISCALE     DOPPIA IMPOSIZIONE 
     

CONTO CORRENTE ALL'ESTERO
PER RESIDENTI IN ITALIA

   AIRE

Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero 

     
CANONE RAI     IMIS 
     

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