Capitolo I – Costituzione e finalità



Articolo 1 – Denominazione, sede e durata

È costituita ai sensi del Decreto Legislativo 117/2017 (da qui in avanti indicato come “Codice del Terzo Settore”) e, in quanto compatibile, del Codice Civile, l’Associazione riconosciuta denominata “Associazione Trentini nel mondo ETS”, di seguito indicata anche come “Associazione”.

L’Associazione continua l’attività svolta dall’Associazione Trentini nel mondo costituita il 10.11.1957 con rogito notarile nr. 13290 del notaio Riccardo Marchesoni.

L’Associazione ha sede legale nel comune di Trento; l’eventuale variazione della sede legale nell’ambito del Comune di Trento è disposta con delibera del Consiglio Direttivo e non comporta modifica statutaria.

Essa opera in Italia e all’estero e potrà istituire là dove necessario delle sedi operative o secondarie tramite delibera del Consiglio Direttivo.

L’Associazione ha durata illimitata.

Articolo 2 – Utilizzo nella denominazione dell’acronimo ETS

A decorrere dall’avvenuta istituzione del Registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e ad avvenuta iscrizione dell’Associazione nell’apposita sezione di questo, la denominazione sociale verrà automaticamente integrata con l’acronimo “ETS”. Pertanto, dal momento dell’iscrizione nel RUNTS la denominazione dell’Associazione diventerà quindi “Associazione Trentini nel mondo ETS”

L’Associazione utilizzerà la denominazione “Associazione Trentini nel mondo ETS” negli atti, nella corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico.

Articolo 3 – Principi e finalità

L’Associazione Trentini nel mondo è un’Associazione senza fini di lucro, apartitica e aconfessionale, che si ispira ai principi costituzionali della democrazia, del pluralismo, della solidarietà, della sussidiarietà e della partecipazione sociale, ed assume come proprio riferimento identitario ed operativo la Costituzione italiana, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la Carta dei Valori del Volontariato.

L’Associazione opera nello spirito e secondo le finalità del decreto Legislativo 117/2017 e delle Leggi Provinciali 12/2000; 8/1992; della Legge Regionale 10/1988 e della legge nazionale 49/1987 e delle successive integrazioni e modifiche.

L’Associazione persegue finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale, avendo come obbiettivo l’aggregazione e assistenza per Trentini e Italiani residenti all’estero o per i Trentini residenti in altre regioni d’Italia, i loro discendenti, gli ex emigrati. L’Associazione è anche strumento di supporto per gli enti e le istituzioni che desiderino avviare o mantenere rapporti che coinvolgano i trentini o gli italiani all’estero e per le collettività, gli enti e le istituzioni estere che desiderino avviare o mantenere rapporti con collettività, enti o istituzioni in Trentino.

L’Associazione si prefigge di riunire in una grande unica e solidale comunità trentina tutti i Trentini e quanti ne condividono finalità e valori indipendentemente dal luogo di abituale residenza.

Articolo 4 – Attività

L’Associazione svolge in via prevalente attività di interesse generale come disposto dall’art.5 del Codice del Terzo settore a beneficio della collettività con particolare riguardo alle necessità dei Trentini e degli Italiani residenti all’estero, dei discendenti degli emigrati trentini con o senza cittadinanza italiana, dei loro familiari, degli ex emigrati.

Le attività di interesse generale svolte in via principale dall’Associazione sono:

  1. Educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n.53 e successive modificazioni, nonché attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
  2. Ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
  3. Organizzazione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse le attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;
  4. Organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso;
  5. Cooperazione allo sviluppo, ai sensi della legge 11 agosto 2014, n.125;
  6. Beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti di cui alla legge 19 agosto 2016, n.166, e successive modificazioni, o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma del presente articolo;
  7. Promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza, della difesa non armata;
  8. Promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco;

 

L’Associazione può inoltre svolgere, ex art.6 del Codice del Terzo Settore, anche attività diverse da quelle di interesse generale, a condizione che esse siano secondarie e strumentali e siano svolte secondo i criteri stabiliti dal predetto Codice e dalle disposizioni attuative dello stesso. Il carattere secondario e strumentale di dette attività viene menzionato nel bilancio dell’Associazione.

Per poter perseguire pienamente le finalità istituzionali l’Associazione può dotarsi di ogni struttura o strumento utile ed adeguato, comprese entità decentrate in Italia e all’Estero.

Capitolo II – Norme sul rapporto associativo e sull’attività di volontariato



Articolo 5 – Norme sull’ordinamento interno

L’ordinamento interno dell’Associazione è ispirato a criteri di democraticità, pari opportunità ed uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, le cariche associative sono elettive e tutti gli associati possono concorrervi.

Articolo 6 – Soci

Sono ammessi come associati le persone fisiche, le organizzazioni di volontariato e gli altri enti del terzo settore che rispettino i diritti e le libertà fondamentali dell’individuo, che siano contrari ad ogni forma di discriminazione secondo quanto stabilito dalla normativa per come interpretata dalla giurisprudenza e che intendano collaborare al raggiungimento delle finalità sociali definite nel presente statuto.

Possono aderire all’Associazione come enti sostenitori senza diritto di voto tutti gli enti pubblici e privati che condividono lo spirito e gli scopi dell’Associazione e desiderano collaborare alla loro realizzazione. Tra questi hanno il titolo di “Enti Fondatori” quelli che nel 1957 hanno costituito l’Associazione Trentini nel mondo o che di questi hanno raccolto l’esperienza, e cioè la Sezione Provinciale di Trento delle Associazioni Cristiane del Lavoratori Italiani (ACLI), il Comitato Provinciale di Trento della Democrazia Cristiana, la Charitas Tridentina. Sono enti equiparati ai fondatori la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento, la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, la Federazione Trentina della Cooperazione. I rappresentanti degli Enti Sostenitori possono intervenire all’Assemblea dei soci con diritto di parola, gli interventi saranno riportati nel verbale delle Assemblee.

Possono aderire all’Associazione i Circoli Trentini, gli enti e le associazioni con sede all’estero che condividono spirito e finalità dell’associazione e ne affiancano in qualsiasi modo l’attività, e aderiscono all’associazione nelle modalità previste dallo Statuto e dal Regolamento. I soci esteri devono essere organismi che operano nei rispettivi paesi di residenza senza scopo di lucro e rispettare i principi di democraticità, uguaglianza di trattamento e non discriminazione.

Articolo 7 – Titoli d’onore

Il Consiglio Direttivo può conferire il titolo di “Trentino nel mondo benemerito” a persone che effettuano versamenti al fondo di dotazione ritenuti di particolare rilevanza dal consiglio di amministrazione o che hanno acquisito particolari meriti nei confronti dell’Associazione, dei i Circoli Trentini o delle collettività trentine all’estero. I benemeriti non hanno diritto di voto e non versano la quota sociale. La qualifica di “Trentino nel mondo benemerito” è vitalizia, i benemeriti sono iscritti nell’Albo dei Benemeriti dell’Associazione e hanno diritto a ricevere gratuitamente il mensile dell’Associazione e di essere informati sulle iniziative e attività dell’Associazione avendo facoltà di partecipare alle stesse condizioni dei soci ordinari.

Sono “Trentino nel mondo ad honorem” gli enti e le persone che la Giunta ritenga meritevoli di riconoscimento per i risultati ottenuti nella propria vita professionale e in qualunque altro campo dell’attività umana e che dimostrino particolare affezione o vicinanza all’Associazione, ai Circoli Trentini o alle collettività trentine all’estero. I “Trentini nel mondo ad honorem” non hanno diritto di voto e non versano la quota sociale, sono informati sulle iniziative e attività dell’Associazione.

Articolo 8 – Ammissione dei soci

Chiunque intenda aderire all’associazione deve presentare domanda scritta e motivata indirizzata al consiglio di amministrazione, dichiarare di accettare le norme dello Statuto, versare la quota di ammissione e la quota annuale deliberate dal Consiglio Direttivo.

In caso di domande di ammissione a socio presentate da minorenni, le stesse dovranno essere controfirmate dall’esercente la responsabilità genitoriale sui medesimi.

L’ammissione di nuovi soci spetta al Consiglio Direttivo e l’eventuale diniego deve essere motivato ed è appellabile in Assemblea.

Il rapporto sociale è validamente costituito ad ogni effetto, previa ammissione ai sensi del comma precedente.

Articolo 9 – Diritti e doveri dei soci
Tra i soci vige una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati maggiori di età il diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello Statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’Associazione.

Tutti i soci devono contribuire al raggiungimento dello scopo sociale, rispettare quanto previsto dallo Statuto e dai regolamenti e versare la quota annuale.

Tutti i soci di maggiore età e in regola con il pagamento delle quote hanno diritto di voto e possono concorrere alle cariche sociali secondo quanto disposto dal regolamento. I soci hanno diritto di visionare i libri sociali e di farne copia nei modi e alle condizioni previste nel Regolamento.

Articolo 10 - Decadenza, recesso, esclusione

Qualsiasi socio può esercitare il diritto di recesso in qualsiasi momento mediante comunicazione scritta inviata a mezzo raccomandata A/R al Consiglio di amministrazione, il recesso ha validità a partire dalla data del perfezionamento della notifica.

La decadenza può avvenire per morte o per morosità. La decadenza per morosità avviene qualora il socio non versi la quota annuale nei termini previsti dal regolamento. La decadenza è automatica e non necessita di comunicazione da parte dell’Associazione.

L’esclusione può essere deliberata per indegnità e in tutti i casi in cui un socio danneggi o comunque compia atti idonei a danneggiare, il buon nome o l’attività dell’Associazione. L’esclusione è deliberata dal Consiglio Direttivo, sentito il parere non vincolante da parte del Collegio dei Probiviri. Il socio escluso può appellarsi all’Assemblea.

 

Capitolo III – Organi



Articolo 11 – Gli organi

Sono organi dell’Associazione:

  • L’Assemblea dei soci;
  • Il Consiglio Direttivo;
  • La Giunta;
  • Il Presidente;
  • Il Collegio dei Probiviri;
  • L’Organo di Controllo.

Tutte le cariche sono elettive e, salvo l’Organo di controllo, gratuite.

Tutti i soci hanno diritto di elettorato attivo e passivo, l’Associazione promuove la partecipazione libera e democratica dei soci. Le modalità per l’elezione delle cariche sociali sono stabilite dal Consiglio Direttivo attraverso un apposito regolamento da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.

 

Capitolo IV – L’Assemblea



Articolo 12 – Composizione dell’Assemblea

L’Assemblea è l’organo sovrano dell’Associazione e si compone di tutti i soci in regola con il versamento della quota associativa annuale. Hanno diritto di voto in Assemblea solamente i soci con almeno tre mesi di anzianità associativa.

Ciascun socio ha diritto ad un solo voto e può intervenire personalmente o per il tramite di un altro socio munito di delega. È ammessa una sola delega per socio.

Gli enti e i Circoli Trentini partecipano all’assemblea tramite il Presidente o un suo delegato. A condizione che vi siano le condizioni tecniche per l’effettivo esercizio dei diritti di partecipazione e di voto, sono ammesse la partecipazione all’Assemblea in videoconferenza e il voto per corrispondenza. Le condizioni e le modalità della partecipazione sono definite nel Regolamento attuativo dello Statuto.

All’Assemblea partecipano, in qualità di invitati e senza diritto di voto anche i rappresentanti degli Enti fondatori, i Soci Benemeriti, i Soci ad honorem ed il personale dell’Associazione.

Articolo 13 – Compiti dell’Assemblea ordinaria

L’Assemblea ordinaria deve:

  • discutere e approvare il bilancio o rendiconto consuntivo predisposto dal Consiglio Direttivo;
  • discutere e approvare il bilancio sociale qualora sia previsto per legge;
  • eleggere e revocare i componenti degli organi sociali;
  • discutere e approvare gli eventuali regolamenti predisposti dal Consiglio Direttivo per il funzionamento dell’Associazione;
  • deliberare sui ricorsi contro i provvedimenti di diniego di adesione e di esclusione dall’Associazione;
  • deliberare sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali, ai sensi dell’art.28 del Codice del Terzo settore, e promuovere l’azione di responsabilità nei loro confronti;
  • discutere e decidere su ogni altro argomento posto all’ordine del giorno o sottoposto al suo esame dal Consiglio Direttivo.

L’Assemblea ordinaria in prima convocazione è validamente costituita con la presenza della metà più uno dei soci; in seconda convocazione è validamente costituita qualsiasi sia il numero dei soci presenti.

Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza dei voti dei soci presenti, sia in prima che in seconda convocazione.

Articolo 14 – Compiti e quorum per Assemblea Straordinaria

L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello Statuto, sull’apertura e chiusura delle filiali estere, sullo scioglimento dell’Associazione e sulla devoluzione dell’eventuale patrimonio residuo.

Per le modifiche statutarie l’Assemblea straordinaria delibera in presenza di almeno tre quarti dei soci e con il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in seconda convocazione l’Assemblea è valida con la presenza di almeno un quinto dei soci e delibera con il voto favorevole dei due terzi dei presenti.

Per lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio, l’Assemblea straordinaria delibera, sia in prima che in seconda convocazione, con il voto favorevole di almeno tre quarti dei soci.

Articolo 15 – Convocazione

L’Assemblea è convocata dal Presidente, a seguito di delibera del Consiglio Direttivo, almeno una volta all’anno entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale per l’approvazione del bilancio o rendiconto consuntivo e, se previsto dalla legge, del bilancio sociale; è inoltre convocata tutte le volte che sia necessario, anche su richiesta della maggioranza dei consiglieri o quando ne faccia domanda motivata almeno un terzo dei soci.

La convocazione deve essere comunicata ai soci almeno otto giorni prima della data della riunione con uno dei seguenti mezzi: lettera, email o altro strumento tecnologico a ciò abilitato. Viene inoltre affissa presso la sede sociale negli otto giorni precedenti l’adunanza. La convocazione deve indicare il luogo, il giorno e l'ora sia di prima che di seconda convocazione, oltre che gli argomenti all’ordine del giorno. L'adunanza di seconda convocazione non può essere fissata lo stesso giorno stabilito per la prima convocazione

Articolo 16 – Funzionamento

Per le votazioni si procede normalmente con voto palese, o a scrutinio segreto quando ne faccia richiesta almeno un decimo dei presenti. Per l’elezione delle cariche sociali e comunque nei casi di votazioni riguardanti le persone, si procede mediante il voto a scrutinio segreto. Se il numero dei candidati alle cariche sociali è uguale al numero di posizioni da coprire si può procedere all’elezione per acclamazione.

L’Assemblea è presieduta dal Presidente o, in sua assenza, dal Vicepresidente o da altro socio indicato in sede di riunione assembleare.

Le discussioni e le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria e straordinaria sono riassunte in un verbale che viene redatto dal direttore o da un componente dell’Assemblea appositamente nominato. Il verbale viene sottoscritto dal Presidente e dall’estensore ed è conservato nella sede dell’Associazione. Ove obbligatorio per legge il verbale verrà redatto da un notaio.

 

Capitolo V - Il Consiglio Direttivo



Articolo 17 - Composizione e durata in carica

Il Consiglio Direttivo è eletto dall’Assemblea ordinaria tra i soci ed è composto da un numero di membri che può variare da undici a tredici, secondo quanto stabilito dall’Assemblea all’atto della nomina e dei successivi rinnovi.

I consiglieri durano in carica tre anni e sono rieleggibili. Non può essere eletto Consigliere, e se nominato decade dalla carica, l’interdetto, l’inabilitato, il fallito, o chi è stato condannato ad una pena che importa l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi.

I membri del Consiglio Direttivo decadono automaticamente in caso di perdita della loro qualifica di socio.

Articolo 18 – Compiti del Consiglio Direttivo

Il Consiglio Direttivo indirizza l’attività dell’Associazione sulla base degli orientamenti generali espressi dall’Assemblea. Spetta in particolare al Consiglio Direttivo:

  • ammettere nuovi soci;
  • fissare la quota di adesione all’Associazione e i contributi annuali;
  • deliberare la convocazione dell’Assemblea ordinaria e straordinaria;
  • eleggere nel proprio seno il Presidente, il Vice Presidente e gli altri componenti della Giunta;
  • impostare ed approvare il bilancio preventivo;
  • impostare il bilancio consuntivo da sottoporre all’Assemblea;
  • stabilire il limite massimo degli impegni passivi che la Giunta Esecutiva è autorizzata a contrarre per conto dell’Associazione;
  • approvare il programma annuale di attività;
  • predisporre regolamenti sul funzionamento dell’Associazione;
  • nominare i Trentini Benemeriti;
  • deliberare l’esclusione dei soci nei casi previsti dall’art.10;
  • sancire, nei casi previsti dal regolamento e con l’approvazione del Collegio dei Probiviri, la decadenza dalla qualità di consigliere in caso di assenza prolungata o di mancata partecipazione alla vita associativa;
  • deliberare l’eventuale svolgimento di attività diverse e documentarne il carattere secondario e strumentale rispetto alle attività di interesse generale.

Articolo 19 - Convocazione

Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente almeno due volte all’anno e, in ogni caso, ogni qualvolta il Presidente stesso lo ritenga opportuno o ne sia fatta richiesta da almeno un terzo dei consiglieri oppure dall’Organo di Controllo.

La convocazione è fatta mediante avviso scritto, per lettera, email o altro strumento tecnologico a ciò abilitato, il quale deve pervenire ai consiglieri almeno quattro giorni prima di quello fissato per l’adunanza, con indicazione del luogo, dell’ora e degli argomenti all’ordine del giorno. In difetto di convocazione formale o di mancato rispetto dei termini di preavviso, saranno ugualmente valide le adunanze cui partecipano tutti i consiglieri.

Articolo 20 - Funzionamento

Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente o, in sua assenza, dal Vicepresidente; in assenza di entrambi, è presieduto da altro membro del Consiglio nominato tra i presenti.

Le riunioni del Consiglio Direttivo sono legalmente costituite quando è presente la maggioranza dei suoi componenti, e le deliberazioni vengono prese a maggioranza dei presenti, in caso di parità prevale il voto di chi presiede l’adunanza. Le votazioni si effettuano con voto palese, tranne nei casi di votazioni riguardanti le persone, dove si procede mediante il voto a scrutinio segreto.

Sono ammesse le riunioni in video conferenza secondo le disposizioni definite da un apposito regolamento.

Di ogni riunione consiliare viene redatto apposito verbale, firmato dal Presidente e dal verbalizzante, il quale va poi conservato nel Libro Verbali del Consiglio Direttivo.

Articolo 21 - Sostituzione dei consiglieri

Nel caso in cui, per dimissioni o altre cause, un consigliere decada o rinunci all’incarico prima della scadenza del mandato, il Consiglio Direttivo provvede a sostituirlo chiamando il primo dei candidati non eletti dall’Assemblea.

Qualora non vi fossero candidati non eletti i posti vacanti saranno integrati alla prima assemblea ordinaria successiva.

I consiglieri subentrati rimangono in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio Direttivo vigente.

Se, per qualsiasi motivo, viene invece a mancare almeno la metà dei componenti l’intero Consiglio Direttivo si intenderà decaduto e il Presidente o, in caso di suo impedimento, il vice-Presidente o, in subordine, il consigliere più anziano, dovrà convocare entro 30 giorni l’Assemblea, la quale procederà ad una nuova elezione del Consiglio Direttivo. 

 

Capitolo VI – La Giunta esecutiva



Articolo 22 – Composizione

La Giunta è composta dal Presidente, dal Vice Presidente e da tre membri se il Consiglio direttivo è composto da undici o dodici membri, quattro membri se il Consiglio direttivo è composto da tredici membri.  

Articolo 23 – Compiti della Giunta

La Giunta formula e attua i programmi di attività sulla base degli orientamenti espressi dall’Assemblea e dal Consiglio Direttivo, adottando tutte le deliberazioni necessarie per il conseguimento dei fini statutari:

  • delibera tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;
  • prende provvedimenti d’urgenza sulle materie di competenza del Consiglio Direttivo che sottoporrà per la rarifica alla prima seduta del Consiglio Direttivo;
  • nomina commissioni con funzione consultiva per particolari settori di attività dell’associazione;
  • ratifica la costituzione di Delegazioni, Circoli Trentini e loro aggregazioni;
  • assume e licenzia il direttore e il personale dipendente.

Articolo 24 – Funzionamento

La Giunta si riunisce, su invito del Presidente, ogni volta si ritenga necessario. Per poter deliberare è necessaria la presenza di almeno tre membri. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti, in caso di parità prevale il voto del Presidente.

 

Capitolo VII – Altri organi



Articolo 25 – Il Presidente

Il Presidente dell’Associazione ne ha la legale rappresentanza di fronte a terzi ed in giudizio e ha la firma sociale; comunica la convocazione dell’Assemblea e la presiede; convoca il Consiglio Direttivo e la Giunta e ne dirige discussioni e votazioni; firma i verbali delle adunanze degli organi; firma tutti gli atti che possono portare impegni per l’Associazione; prende provvedimenti d’urgenza che sottopone a ratifica alla prima seduta della Giunta o del Consiglio Direttivo.

In caso di assenza o impedimento ne assume le funzioni il Vice Presidente.

Articolo 26 – Il collegio dei Probiviri


Il collegio dei Probiviri è composto da tre persone, anche estranee all’Associazione, nominate dall’Assemblea ogni tre anni in occasione del rinnovo delle cariche sociali.

Compito del collegio è giudicare ex bono ed aequo, senza formalità di procedura, tutte le eventuali controversie sociali tra associati e tra questi e l’Associazione o i suoi organi. Il loro lodo sarà inappellabile.

I componenti del collegio che non siano soci dell’Associazione partecipano, senza diritto di voto, all’Assemblea e alle adunanze del Consiglio Direttivo.

Articolo 27 – L’organo di controllo

L’organo di controllo è formato da tre membri, eletti dall’Assemblea, non necessariamente fra gli associati.

L’organo di controllo rimane in carica tre anni e i suoi componenti sono rieleggibili.

Esso nomina al proprio interno un Presidente. Il Presidente deve essere iscritto all’albo dei revisori contabili.

L’organo di controllo esercita il controllo contabile e finanziario, e in particolare la corrispondenza del bilancio alle scritture contabili.

È inoltre compito dell’organo di controllo:

  • vigilare sull’osservanza della legge e dello Statuto, e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
  • vigilare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’Associazione, e sul suo concreto funzionamento;
  • esercitare compiti di monitoraggio dell’osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, avuto particolare riguardo alle disposizioni di cui agli articoli 5, 6, 7 e 8 del Codice del Terzo settore.

L’organo di controllo partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea, alle quali presenta la relazione annuale sul bilancio consuntivo. Ha diritto di accesso alla documentazione dell’Associazione rilevante ai fini dell’espletamento del proprio mandato.

Delle proprie riunioni l’organo di controllo redige verbale, il quale va poi trascritto in apposito Libro.

I membri dell’organo di controllo non possono ricoprire altre cariche all’interno dell’Associazione.

 

Capitolo VIII – Il personale



Articolo 28 – Il direttore e il personale

L’Associazione, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, può avvalersi di una struttura tecnico operativa composta da un Direttore e da personale esecutivo che potranno svolgere tale compito a titolo di volontariato o anche in forma retribuita.

Il Direttore è incaricato della gestione organizzativa, amministrativa e contabile dell’Associazione secondo le indicazioni e le direttive del Consiglio Direttivo e della Giunta. Cura la gestione delle attività avvalendosi della collaborazione del personale retribuito e dei volontari. Partecipa di norma alle riunioni del Consiglio Direttivo e della Giunta e può ricoprire il ruolo di segretario verbalizzante, non ha diritto di voto.

Il personale partecipa, senza diritto di voto, all’Assemblea dei soci.

 

Capitolo IX– Patrimonio



Articolo 29 – Risorse economiche

L’Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e per lo svolgimento delle proprie attività da:

  • quote associative e contributi dei soci;
  • contributi di privati;
  • contributi di enti pubblici finalizzati esclusivamente al sostegno di specifiche e documentate attività o progetti;
  • contributi di organismi internazionali;
  • donazioni e lasciti testamentari;
  • rimborsi derivanti da convenzioni;
  • gestione del patrimonio mobiliare e immobiliare;
  • proventi da attività di interesse generale e da attività diverse ex art.6 del Codice del Terzo settore.

I contributi dei soci sono costituiti dalle quote associative annuali, stabilite dal Consiglio Direttivo.

Articolo 30 - Esercizio sociale

L’esercizio sociale coincide con l’anno solare.

Alla fine di ogni esercizio il Consiglio direttivo procederà alla formazione del bilancio o rendiconto consuntivo, che dovrà essere approvato a maggioranza semplice dall'Assemblea da convocarsi entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio.

Il bilancio o rendiconto consuntivo dovrà essere depositato presso la sede dell'Associazione nei dieci giorni che precedono l'Assemblea convocata per la sua approvazione ed ogni socio potrà prenderne visione. 

Articolo 31 - Divieto di distribuzione degli utili

Il patrimonio dell’Associazione è utilizzato per lo svolgimento dell’attività statutaria ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, Consiglieri ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.

Capitolo X – Modifiche e scioglimento



Articolo 32 – Modifiche statutarie

Le modifiche al presente Statuto sono consentite esclusivamente con la convocazione di un’Assemblea straordinaria secondo le disposizioni dell’art.11 del presente Statuto.

Articolo 33 – Filiali estere

L’Associazione è costituita con propria filiale riconosciuta nella Repubblica Argentina, nella Repubblica Federale del Brasile, nella Repubblica del Paraguay e nella Repubblica Orientale dell’Uruguay.

Nei Paesi esteri in cui l’Associazione è presente con personalità giuridica e codice fiscale esteri, i beni dell’Associazione sono soggetti alle norme tributarie e amministrative dei singoli paesi. Tali beni sono iscritti nel bilancio dell’Associazione Trentini nel mondo in apposita e separata sezione dell’attivo patrimoniale.

L’apertura di nuove filiali o la chiusura di quelle esistenti è deliberata con voto dell’Assemblea straordinaria.

In caso di chiusura di una singola filiale si applicheranno le normative e le leggi vigenti in ciascuno dei Paesi esteri. In particolare nella Repubblica Argentina, nella Repubblica Federale del Brasile, nella Repubblica del Paraguay e nella Repubblica Orientale dell’Uruguay, il patrimonio locale sarà destinato a scopi benefici tra entità e associazioni affini, riconosciute dall’organismo fiscale competente o sarà destinato alla Nazione, Provincia o Municipio.

È in ogni caso esclusa qualsiasi forma di distribuzione del patrimonio anche detenuto all’estero a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, Consiglieri ed altri componenti degli organi sociali.

Articolo 34 – Scioglimento e devoluzione del patrimonio

Lo scioglimento dell’Associazione è deciso dall’Assemblea straordinaria con il voto favorevole di almeno tre quarti degli associati, sia in prima che in seconda convocazione.

L’Assemblea che delibera lo scioglimento nomina anche uno o più liquidatori e delibera sulla destinazione del patrimonio residuo, il quale dovrà essere devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio di cui all’art.45, c.1, del Codice del Terzo settore e salvo diversa destinazione imposta dalla legge, ad altri enti del Terzo settore o, in mancanza, alla Fondazione Italia Sociale, secondo quanto previsto dall’art.9 del Codice del Terzo settore.

Articolo 35 – Norme di rinvio

Per quanto non espressamente previsto nel presente statuto, si applicano il Codice del Terzo settore e le disposizioni attuative dello stesso, oltre che il Codice civile e le relative disposizioni di attuazione, in quanto compatibili.

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PROGRAM

Sunday Sept. 1st

12.00 PM              Check-in at Hotel Everest is possible

08.00 PM              Dinner at the hotel

Monday sept. 2nd

10.00 AM              Bus leaves the hotel

11.00 AM              Visit of Marzadro grappa production facility

01.00 PM              Lunch in Villa Lagarina

03.30 PM              Visit of Rovereto – Caffè Bontadi and free time in Rovereto

05.00 PM              Guided tour of Rovereto

06.30 PM              Dinner in Rovereto

09.00 PM              Visit of “Campana dei Caduti” and sound of the bell (9.30 PM)

09.45 PM              Bus to the Hotel

Tuesday sept. 3rd

08.30 AM              Bus leaves from the Hotel

10.00 AM              Visit of Arte Sella

12.30 PM              Lunch in Valle di Sella

02.30 PM              Departure to Vigolo Vattaro

03.30 PM              Visit of Vigolo Vattaro and meeting with local authorities

05.30 PM              Visit of “Bosco delle Radici” (forest of the roots)

06.00 PM              Departure to Trento

08.00 PM              Dinner at the Hotel

Wedenesday sept. 4th

08.00 AM              Bus leaves from the Hotel

10.00 AM              Visit of Moena

11.45 AM              Cable car to Ciampedie

12.30 PM              Lunch at Ciampedie

03.00 PM              Cable car to Vigo di Fassa and bus departure

04.00 PM              Visit of Cavalese – Palace of “Magnifica Comunità”

06.00 PM              Bus leaves to the Hotel

08.00 PM              Dinner at the Hotel

Thursday sept. 5th

 

08.00 AM              Check out from the Hotel

08.30 AM              Bus loads luggage

09.00 AM              Bus leaves the Hotel (does not go back to the Hotel)

09.30 AM              Visit of Castello del Buonconsiglio and of Trento city centre

01.00 PM              Lunch in Trento

03.00 PM              Visit of Orpheus Roman Villa

04.00 PM              Bus leaves to Pinzolo

05.30 PM              Arrival in different hotels in Pinzolo

 

 

 

Studiare in un paese straniero è un’esperienza che allarga gli orizzonti, permette di conoscere a fondo una diversa cultura e di approfondire una lingua straniera. In alcuni casi un diploma ottenuto presso una istituzione straniera apre molte opportunità di lavoro. Attenzione però! Prima di partire per un periodo di studio all’estero è bene informarsi sui passi da fare e sui vantaggi e gli svantaggi. Per questo consigliamo di leggere i consigli della sezione primi passi prima di esplorare i capitoli di questa sezione.

ATTENZIONE! I titoli di studio conseguiti in un Paese estero non sono automaticamente validi in Italia (e viceversa), il processo di riconoscimento dei titoli di studio è complesso, costoso e non sempre garantito. Per ottenere il pieno riconoscimento di un titolo universitario, ad esempio, potrebbe essere necessario sostenere corsi ed esami aggiuntivi.

 

Studiare nell’Unione Europea

È consentito ai cittadini di un Paese membro di svolgere periodi o interi cicli di studio in un altro Paese membro. Le condizioni di accesso ai sistemi scolastici e universitari sono parificate a quelle dei cittadini del Paese.

ATTENZIONE! Per studiare in un Paese membro dell’UE non è sufficiente iscriversi alla scuola/Università desiderata, è anche necessario soddisfare le condizioni per ottenere un permesso di soggiorno nel paese per la durata del periodo di studio. Le condizioni variano da Paese a Paese e sono disponibili qui.

 

  • La scuola dell’obbligo

In quanto cittadini dell'UE i figli dei lavoratori che vivono in un diverso paese membro hanno diritto a frequentare la scuola alle stesse condizioni dei loro coetanei e ad essere inseriti nella classe frequentata nel Paese di origine indipendentemente dalle competenze linguistiche. Hanno inoltre diritto a frequentare gratuitamente dei corsi per l’apprendimento della lingua del posto.

Il sistema scolastico del nuovo paese di residenza potrebbe essere molto diverso e quindi non esiste un riconoscimento automatico dei certificati scolastici. In alcuni paesi, prima di poter iscrivere i propri figli in una scuola locale bisogna chiedere alle autorità nazionali di riconoscere i certificati scolastici del paese di origine. Per maggiori informazioni consulta il sito dell’Unione Europea.

 

  • Gli scambi studenteschi

Sono numerose le opportunità di scambio che singole scuole mettono in campo per favorire la mobilità studentesca.

Tra le opportunità più rilevanti segnaliamo:

Quarto anno di scuola superiore all’estero

La Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol finanzia soggiorni di studio in Europa. L’iniziativa, che si rivolge a tutti gli studenti, cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, residenti da almeno un anno in Regione oppure nei comuni confinanti di Pedemonte, Colle Santa Lucia, Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana, Magasa, Valvestino e frequentanti la terza classe di un Istituto superiore, è finalizzata a consentire loro la frequenza del 4° anno presso Istituti scolastici superiori con sede in Austria, Germania, Gran Bretagna, Irlanda e Francia, a condizione che, dopo il rientro in Italia vi sia, da parte degli studenti beneficiari la frequenza della quinta classe con il conseguente sostegno dell’esame di maturità.

Per maggiori informazioni sulle condizioni, le modalità di accesso e l’ammontare delle borse di studio si consiglia di visitare il sito della Regione Autonoma Trentino Alto Adige.

Erasmus +

Erasmus + è un programma di scambio studentesco a livello universitario che da decenni caratterizza la mobilità studentesca in Europa, vi aderiscono non solo i membri dell’Unione Europea, ma anche alcuni altri paesi Europei ed extraeuropei attraverso sotto-programmi specifici.

Il programma prevede soggiorni all’estero della durata da 3 a 12 mesi, con il riconoscimento dei periodi di studio fatti e l’erogazione di borse di studio che possono variare in funzione del Paese e del sotto-programma specifico. Per maggior informazioni si segnala il sito dell’Unione Europea oppure l’ufficio relazioni internazionali della propria università.

Doppia laurea

Si definisce “doppia laurea” un percorso di studi concordato tra due università di paesi diversi che consente allo studente di ottenere la laurea in entrambi gli istituti. Generalmente il percorso prevede di sostenere parte degli esami in una università italiana e parte presso l’università convenzionata all’estero. Questi percorsi fanno parte di accordi bilaterali sottoscritti tra università italiane ed estere.

Questo tipo di percorsi ha il significativo vantaggio di ottenere un titolo di studio valido in entrambi i paesi coinvolti oltre che di affrontare un percorso formativo impegnativo ma ricco di opportunità accademiche, culturali e di crescita personale.

L’Università di Trento ha in essere diversi programmi di doppia laurea:

 

  • Frequentare l’Università

Frequentare l’intero ciclo di studi universitari all’estero può essere un’esperienza molto gratificante ed aprire importanti prospettive di carriera futura, anche in questo caso è importante, prima di prendere una decisione, valutare alcuni aspetti fondamentali:

 

    1. Accesso: l’accesso alle Università estere potrebbe richiedere il superamento di un test di ingresso e/o di presentare un certificato di conoscenza della lingua locale. È bene informarsi con largo anticipo (un anno o più) sui requisiti, in modo da poter arrivare preparati al momento della presentazione della domanda. Tenete presente poi che nell’emisfero meridionale (Australia, Sudafrica, America Meridionale) l’anno accademico è sfasato rispetto a quello italiano e pertanto le scadenze potrebbero essere molto diverse da quelle abituali. 
      Attenzione! Potrebbe essere necessario ottenere il riconoscimento del titolo di scuola superiore italiano per poter accedere ad una università estera
      . I processi di riconoscimento dei titoli di studio sono diversi da paese a paese, è opportuno contattare con largo anticipo l’ufficio relazioni internazionali dell’Università presso cui ci si vuole iscrivere in modo da conoscere per tempo requisiti, procedure e tempi del riconoscimento.
    2. Visti: per poter risiedere in un Paese straniero per l’intera durata di un ciclo universitario è necessario munirsi di un adeguato visto di ingresso e/o permesso di residenza
    3. Costi: la frequenza universitaria in molti paesi non è gratuita e le tasse di iscrizione potrebbero essere molto alte. All’interno dell’Unione Europea gli studenti cittadini di uno stato membro sono considerati alla pari dei cittadini del Paese, ma fuori dall’Unione Europea potrebbero essere applicati agli studenti stranieri costi e condizioni più gravose rispetto agli studenti locali. 
      Attenzione! Il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea, a partire dal 2021 si applicheranno ai nuovi studenti le tariffe previste per gli studenti stranieri. 
      Oltre al costo della frequenza universitaria bisogna naturalmente considerare i costi di vita all’estero che possono cambiare significativamente da un Paese all’altro. 
      Attenzione! Per ottenere un visto di studio potrebbe essere necessario dimostrare di avere risorse finanziarie sufficienti per pagare le tasse universitarie e per mantenersi per l’intera durata degli studi. 
    4. Riconoscimento del titolo di studio: al di là del prestigio o del valore formativo un titolo universitario conseguito presso un’università estera non ha validità legale in Italia. Per ottenere il riconoscimento legale di un titolo di studio conseguito all’estero – non importa dove e non importa presso quale università – è necessario affrontare il percorso di riconoscimento del titolo di studio. Il processo di riconoscimento è complesso, costoso e non sempre l’esito è garantito. 
    5. Accesso agli albi professionali: oltre al riconoscimento del titolo di studio, per l’esercizio di numerose professioni in Italia è necessario essere iscritti ad un albo professionale. L’iscrizione ad un albo professionale, oltre al possesso del titolo di studio, potrebbe porre ulteriori condizioni quali periodi di tirocinio o il superamento di esami di ammissione. Gli albi professionali riguardano l’esercizio di professioni in ambito medico, giuridico, contabile e finanziario e molte altre come giornalisti, veterinari, architetti, ingegneri, assistenti sociali. La lista più completa si trova sul sito di wikipedia.
    6. Borse di studio: ottenere una borsa di studio da parte di un governo, di una università o di una istituzione privata estera offre la soluzione a molti dei problemi esposti sopra. Spesso l’ente che eroga la borsa aiuta anche nel processo di iscrizione e/o di ottenimento dei visti e permessi necessari. Il Ministero degli Esteri offre un elenco delle borse di studio offerte a cittadini italiani da parte di governi e istituzioni estere.

 

 

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Il progetto

Il Trentino è ricchissimo di storie legate all’emigrazione. Storie appassionanti, drammatiche, avventurose, cariche di pathos anche nella loro semplicità, molto attuali e ricche di significato, ma che sono state in qualche modo dimenticate.

La coscienza collettiva sembra convinta di trovarsi per la prima volta di fronte al fenomeno della “migrazione”, mentre è ben radicata nella sua storia, e sembra del tutto inconsapevole di ciò che è stato vissuto e di quello che i propri avi hanno passato.

Da qui l’idea di creare un punto di distribuzione di storie, dove con facilità si possa accedere a brevissimi aneddoti da leggere su due piedi in una breve pausa dalla routine quotidiana. Il distributore “fisico” è collocato nel centro storico di Trento, ma attenzione! E’ itinerante e ogni tanto farà la sua comparsa anche in altre località Trentine.

Le storie sono suddivise tra Sud America, Nord America, Australia e Europa (mete principali dell’emigrazione trentina, anche se non esclusive), e sono scritte su piccole lettere riposte in cassette delle lettere. Storie di emigrazione di ieri e di oggi, poichè dal Trentino non si è mai smesso di partire. Aneddoti, impressioni, pensieri, idee, osservazioni del migrante, biografie o racconti di viaggio, cronache del quotidiano e delle novità del nuovo mondo, nostalgia per casa e notizie sugli avvenimenti, su ciò che si stava vivendo e che oggi ci sembra un’impresa straordinaria. Per conoscere una storia basterà aprire la bussola delle lettere, e dopo averla letta si potrà o conservarla e portarla con sé, o riporla nel distributore per lasciarla “libera” di esser letta da altri. Ma MAI dovrà essere buttata! Aiutaci a non sprecare e a non lasciare le storie al vento!

Su ogni storia, così come sulla macchina è riportato il QRcode che porterà il lettore a seguire il viaggio su questo sito, per conoscere altre storie, sapere come va a finire qualche storia interrotta e approfondire.

Inoltre, ognuno potrà lasciare le proprie storie! Come?

Ai piedi del distributore ci sarà una cassetta per la raccolta di storie nuove oppure a questo link inviandole direttamente dal sito.

Ogni persona è coinvolta in qualche modo nel fenomeno migratorio, che sia lei stessa ad esser partita, un familiare, un amico, un antenato o un figlio, ieri o oggi, non c’è persona che non porti con sé qualche storia di partenze o ritorni.

La volontà è quella di riconsegnare alla comunità una porzione del proprio passato molto attuale, con la giusta prospettiva e consapevolezza di ciò che è stato, ma anche di informare e far riflettere su un fenomeno che ha ripreso forza, al punto che nel 2018 la Provincia di Trento è prima in Italia per nuovi emigrati in proporzione alla popolazione residente. Per un turista di passaggio, significa entrare in contatto con un aspetto poco visibile della storia locale, che ha reso un popolo di montagna protagonista di un fenomeno che ha coinvolto tutta Italia e Europa.

Molte storie, arrivando direttamente dai discendenti degli emigrati, raccontano anche delle comunità all’estero e di come il Trentino sia vivo oggi su 4 contenenti grazie al mantenimento, conservazione e trasmissione, di lingua, valori, tradizioni e storie tipiche.

Il distributore sarà quindi cuore del “Trentino fuori dal Trentino”, punto di scambio, raccolta e consegna di storie sopite pronte ad essere raccontate.

Si ha quindi la possibilità di entrare in contatto con la realtà dell’emigrazione che l’associazione tiene viva grazie alle iniziative e alle comunità all’estero, mai archiviata poichè sempre attuale.

Il “distributore” è stato progettato e costruito dal gruppo di giovani volontari dell’associazione Trentini nel Mondo.

Si ringraziano in particolare Cathy, Francesco, Matteo, Pietro, Silvia, Thomas che hanno fisicamente costruito e contribuito alla realizzazione del distributore, e si ringrazia di cuore chi ha inviato storie e documenti per alimentarlo e tenerlo vivo!

Fai click per accedere al sito:

 

PAESE

Con più di mezzo milione di Italiani residenti su una popolazione di circa dieci milioni di abitanti, la Svizzera è uno dei paesi con la maggiore concentrazione di cittadini italiani. Tra i fattori di maggiore attrazione ci sono la vicinanza all’Italia, il livello degli stipendi molto elevato (nonostante il costo della vita altrettanto elevato) e l’altissima qualità dei servizi pubblici. La Svizzera, inoltre, pur non essendo un paese membro dell’Unione Europea, è per molti aspetti assimilabile a un Paese comunitario in quanto ha sottoscritto con l’Ue o con l’Italia numerosi accordi di collaborazione bilaterale.

AIRE

Secondo i dati ufficiali dell’AIRE, i cittadini italiani residenti in Svizzera sono 623.003 (2019), il 60% è emigrato in prima persona, gli altri sono Italiani nati all’estero. I Trentini sono 15.201. Oltre il 60% è residente all’estero più di 15 anni. Nel 2017 sono emigrati in Svizzera 10.498 Italiani. (Dati Rapporto Italiani nel mondo 2019 – Fondazione Migrantes)

TRENTINI

L’emigrazione trentina in Svizzera è iniziata alla fine dell’800, verso le industrie tessili dei Cantoni di San Gallo e Zurigo e da allora non si è interrotta se non durante le due Guerre Mondiali. L’apice dell’emigrazione trentina in Svizzera, però, è stato raggiunto tra il 1946 e i primi anni ’70 in cui si è sfiorato il numero di 30.000 persone. Oggi sono attivi in Svizzera diversi circoli Trentini (Amriswil, Basilea, Ticino, Winterthur, Zofingen), in altre città ci sono comunità di origine trentina ma l’attività dei Circoli è temporaneamente sospesa (Sciaffusa, Zug, Zurigo).

LINK

Per maggiori informazioni sull’emigrazione in Svizzera:

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