Per poter viaggiare in Paesi esteri è necessario rispettare alcune regole che disciplinano l’ingresso e il soggiorno in ciascun Paese. È necessario ricordare che non esiste un generico diritto ad accedere ad un Paese straniero, per questa ragione è sempre necessario avere un motivo legittimo per il proprio viaggio. Le motivazioni ammissibili per un viaggio non sono le stesse in tutti i Paesi. A seconda della ragione del viaggio possono essere poste condizioni particolari o può essere anche negato l’accesso.

 Le condizioni di accesso e permanenza dipendono dalle regole di ciascun Paese e sono diverse in base al motivo del viaggio e della durata della permanenza. Possiamo dividere grossolanamente le condizioni di accesso in tre grandi gruppi:

  • Accesso in condizioni di libera circolazione: in questo caso è sufficiente avere una ragione legittima e un documento di identità valido;
  • Accesso con passaporto: in questo caso è sufficiente possedere un passaporto che va esibito alla frontiera di ingresso nel Paese e una motivazione valida per il viaggio;
  • Accesso con visto di ingresso: nel caso in cui sia richiesto un visto di ingresso il possesso del passaporto non è sufficiente, ma è necessario ottenere l’autorizzazione ad accedere nel Paese prima di effettuare il viaggio. L’autorizzazione (visto di ingresso) viene rilasciata dalle autorità del Paese di destinazione e per ottenerla può essere necessario fornire documentazione sulla propria identità, sui motivi del viaggio, sul proprio reddito, sul proprio stato di salute o sui propri precedenti giudiziari, inoltre può essere richiesto il pagamento di una tassa.

 

LIBERA CIRCOLAZIONE

Sono considerati paesi con condizioni di libera circolazione quelle aderenti allo “Spazio Schengen”, ovvero: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta, Svizzera, Liechtenstein, Islanda e Norvegia. Inoltre dall’Italia si può accedere liberamente anche Repubblica di San Marino, Principato di Monaco e parte del territorio della Città del Vaticano.

In questi Paesi sono stati aboliti i controlli alla frontiera, è comunque necessario avere con sé un documento valido (Carta di identità per esempio) ed è possibile, per i cittadini italiani, accedere e circolare senza formalità. Diversa è la situazione di chi volesse trattenersi per periodi molto lunghi o stabilire la propria residenza in uno di questi Paesi. Spostare la propria residenza in un altro Paese dell’Unione Europea è possibile ma in questo caso si applicano condizioni.

Con la sola carta di identità è possibile accedere anche ad altri Paesi, con cui l’Italia ha sottoscritto accordi bilaterali. Per questi si rimanda al sito della Polizia di Stato o al sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Esteri.

 

ACCESSO CON PASSAPORTO

Il Passaporto è un documento di viaggio che viene rilasciato dalla Questura. Il Passaporto italiano consente senza visto o con la possibilità di ottenere il visto direttamente alla frontiera, l’accesso turistico per brevi periodi in quasi tutti i Paesi del mondo (175 paesi nel 2020).  Per accesso turistico di regola si intende la possibilità di entrare in un Paese estero per brevi periodi (generalmente 90 giorni) e per specifiche motivazioni (turismo, visitare amici o parenti, partecipare a convegni o eventi culturali, sportivi, religiosi…). È importante prestare attenzione alla data di scadenza del passaporto che deve essere sufficiente per coprire almeno l’intera durata della permanenza e in alcuni casi anche di più.

I soggiorni di durata superiore o con diversa motivazione (affari, lavoro, studio, stage, volontariato) potrebbero richiedere l’ottenimento di un visto specifico.

Per informazioni dettagliate sulle condizioni di accesso turistico dei singoli paesi si consiglia di verificare il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Esteri.

Per ulteriori informazioni sui passaporti invece il sito della Polizia di Stato.

 

ATTENZIONE! Ottenere il passaporto può richiedere diverse settimane, è necessario attivarsi per tempo prima di pianificare un viaggio.

 

ACCESSO CON VISTO DI INGRESSO

Il visto è sempre richiesto per permanenze lunghe e per viaggi con motivazione diverse da turismo, visita a familiari o amici, partecipazione a eventi culturali, sportivi, religiosi o convegni.

Se si viaggia per scopo turistico, per partecipare a eventi o visitare amici e parenti, non sono molti i Paesi che richiedono un visto di ingresso ai cittadini italiani. Ci sono però alcune eccezioni significative in particolare Stati Uniti, Canada e Australia richiedono l’ottenimento di un visto elettronico. Si tratta di un’autorizzazione a viaggiare che va richiesta online attraverso la compilazione di un questionario e il pagamento di una tassa. La richiesta deve essere fatta prima di iniziare il viaggio!

Attenzione! Ci sono molti siti che offrono il rilascio dei visti elettronici per USA, Canada e Australia, il nostro consiglio è di utilizzare esclusivamente i siti governativi ufficiali o di rivolgervi a un’agenzia viaggi.

Siti ufficiali per ottenimento di visti elettronici:

USA (ESTA) 

CANADA (ETA) 

AUSTRALIA (ETA) 

 

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I cittadini di Paesi non aderenti all’Unione Europea o all’area di libera circolazione potrebbero aver bisogno di un visto d’ingresso per entrare e soggiornare legalmente in Italia. Il visto va richiesto all’Ufficio Consolare competente per il territorio di residenza.

Le informazioni complete sui visti e sulla documentazione richiesta si trovano sul sito dedicato del Ministero degli Esteri 

Soggiorni breve durata

Per soggiorni di durata, inferiore ai 90 giorni, motivati da turismo, affari, culto, pratica sportiva, partecipazione a eventi è relativamente semplice ottenere l’accesso in Italia. Per alcuni Paesi non è nemmeno necessario richiedere il visto ed è sufficiente possedere un passaporto valido.

L’accesso per soggiorni di breve durata dà normalmente la possibilità di viaggiare all’interno dell’intera area di libera circolazione, composta da 26 Paesi europei. Nel caso durante il soggiorno si intenda visitare più di un Paese è consigliabile richiedere il visto per il primo paese di ingresso nell’area di libera circolazione. Per esempio se nel mio viaggio in Europa voglio visitare prima l’Italia e poi spostarmi successivamente in Francia e Spagna, dovrò avere un visto d’ingresso turistico per l’Italia.

Soggiorni di lunga durata

Se si intende soggiornare in Italia o nell’area di libera circolazione per una durata superiore ai 90 giorni o svolgere attività diverse da quelle previste dal visto di breve durata è sempre necessario presentare richiesta per un visto specifico (lavoro, studio, ricongiungimento familiare …). Per informazioni sui visti specifici si rimanda alle informazioni presentate sul sito dedicato del Ministero degli Esteri. Utili informazioni e consigli si trovano anche presso il portale CINFORMI della Provincia Autonoma di Trento.

ATTENZIONE! Indipendentemente dal possesso del visto rilasciato dall’autorità italiana, il possesso dei requisiti per entrare nel Paese potrà essere verificato alla frontiera e potrà essere richiesta la documentazione che attesta il diritto di entrare in Italia.

Una volta entrati in Italia

Una volta entrati in Italia, indipendentemente dalla durata (breve o lunga) e dalla motivazione del soggiorno, i cittadini stranieri, sono soggetti ad adempimenti amministrativi, diritti e doveri. Qui è possibile verificare le azioni richieste per le diverse situazioni.

 

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Soggiorno di cittadini dell’Unione Europea

Se sei un cittadino di un paese membro dell’Unione Europea, Norvegia, Islanda, Svizzera, Liechtenstein, hai il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio italiano, fatte salve le limitazioni e le condizioni previste dai trattati e dalle disposizioni adottate in applicazione degli stessi (Art 21 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea).

Attenzione però il soggiorno è soggetto a condizioni e limiti regolati dalla direttiva comunitaria (Direttiva 2004/38/ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004) relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Questa direttiva prevede che i cittadini membri degli Stati dell’Unione Europea possano avere libera circolazione senza motivazione soltanto entro un periodo di tre mesi dall’ingresso nello Stato membro.

L’unica condizione è quella di essere in possesso di una carta d’identità valida per l’espatrio o di un passaporto in corso di validità.

Dopo i primi tre mesi il cittadino comunitario ha il diritto di soggiorno in Italia solo se dimostra il possesso di uno dei quattro presupposti per il diritto di soggiorno:

  • Ha un lavoro in Italia,
  • Studia in Italia,
  • E’ familiare di persone già residenti in Italia,
  • Ha mezzi per mantenersi senza pesare sullo Stato Italiano.

Per soggiorni di durata superiore a tre mesi è necessario iscriversi presso l’anagrafe del comune italiano di residenza, per poterlo fare è necessario dimostrare il possesso dei requisiti sopra elencati.

Per maggiori informazioni visita il sito della Polizia di Stato.

 

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